Pagelle Juventus-Livorno 2-0: Llorente torna Re Leone

Pagelle Juventus-Livorno 2-0. Una Juve ‘paziente’, come l’ha definita Antonio Conte, ha la meglio sui toscani con il più classico dei punteggi. Una vittoria maturata tutta nei primi 45 minuti, consentendo ai bianconeri di dosare le forze in vista del ritorno dei quarti di finale di Europa League. Le pagelle reparto per reparto:\r\n\r\nBuffon 6.5: Riceve due sole conclusioni verso la propria porta nell’arco di tutta quanta la gara, una nei primi istanti di partita, l’altra a ripresa già inoltrata. In entrambe le situazioni si fa trovare ben posizionato e preparato per respingere il tiro, mostrando una concentrazione straordinaria ed un’attenzione, nonostante quelle mezz’ore di inoperosità che ogni tanto lo portano ad immedesimarsi coi tifosi sugli spalti.\r\n\r\nDifesa 6.5: Insofferenti. Escludendo qualche lieve defaillances nei minuti iniziali di partita, la prestazione offerta dal terzetto difensivo nel corso della gara è stata sicuramente delle più rassicuranti, tenendo ben arginate le rapidi punte mandate in campo da Di Carlo ed accorciando sempre alla perfezione nelle rare azioni di contropiede degli amaranto. Perfetti nella costruzione della manovra di gioco e nel favorire la circolazione sugli esterni, si sono permessi pure qualche spunto interessante verso la trequarti avversaria, mancando però, per ovvia mancanza di mezzi tecnici, il tocco decisivo negli ultimi 15 metri (Chiellini).\r\n\r\nEsterni 7: Pungenti come due fastidiosissime spine nel fianco, hanno letteralmente intontolito coi loro movimenti e le loro folate su e giù per la fascia le corsie laterali degli avversari, generando sempre la superiorità numerica e favorendo così lo spazio d’inserimento per le mezz’ali che arrivavano. Imprendibili quando puntavano l’avversario ed inarrestabili negli spazi a campo aperto, sono stati la marcia in più per la squadra di Conte, che di due giocatori così arrembanti, grintosi e determinati, non ne può assolutamente fare a meno.\r\n\r\nCentrocampo 6.5: Di sostanza e ispirati. Dopo i momenti di flessione che hanno caratterizzato le recenti prestazioni del terzetto di centrocampo, quella di ieri sera può definirsi a buon diritto un abbozzo di ripresa dopo tanta fatica, che può far ben sperare in una ripresa per le ultime uscite stagionali. Presenti e martellanti nella zona centrale del campo, hanno condotto una costante pressione sul portatore di palla avversario, mostrando una brama di portare a casa i 3 punti in palio come da tempo non vedevamo espressa dai loro volti. Abili nel dipanare le situazioni più contorte ed ingarbugliate, hanno tirato fuori nel corso della partita sprazzi di grandissimo calcio giocato, muovendosi in solitaria o con manovre artificiosamente orchestrate e mostrando quella delicatezza nel controllo e nel tocco di palla, che rende ancor più piacevole ed inebriante la visione di questo sport. Molto più presenti anche in fatto di inserimenti alle spalle della difesa, si sono costruiti le occasioni giuste per tentare la conclusione, ma qualche deviazione di troppo all’interno dell’area di rigore ha impedito ogni tipo di sollecitazione per il portiere avversario.\r\n\r\nAttacco 7.5: Il reparto vincente. Alle recenti critiche comparse sui giornali, ha voluto rispondere il diretto interessato con una bella doppietta ammazza-Livorno e con due fragorosi ruggiti (conditi da paroline meno formali e che non stiamo qui a ripetere) che danno linfa nuova all’attaccante di Pamplona dopo circa un mese di digiuno lontano dal gol. In una partita che faticava a trovare la rete sblocca-risultato e nella quale Tevez non sembrava particolarmente ispirato sotto porta, soltanto il Cristone basco poteva riuscire nell’impresa di risolvere la partica, aprendo e chiudendo il discorso Livorno nel giro di tre minuti contati. Disincagliando il punteggio dallo 0-0 con una sassata micidiale post giravolta prepotente in area di rigore, il gol che ha spento ogni residuo di speranza per gli avversari è arrivato a 3 minuti di distanza dal primo vantaggio, sfruttando a pieno un’approssimativa marcatura su calcio d’angolo ed infilando di testa nell’angolino basso il pallone per il definitivo 2-0. Meno rispetto al compagno di reparto, ma comunque dedito al sacrificio e alla generosità, ha fatto invece l’Apache Carlitos Tevez, che dopo l’infortunio rimediato nella gara di coppa col Lione, non si è comunque risparmiato nei 66 minuti di partita che Conte gli ha concesso.\r\n\r\nConte 7: Vittoria più al risparmio di così non poteva arrivare. Sbloccandola e chiudendola già al 35′ minuto del primo tempo, la squadra ha potuto ben amministrare il doppio vantaggio nella ripresa e risparmiare le energie per l’ultimo tour de force stagionale che ci sarà da affrontare. Mai in difficoltà e costantemente in possesso delle redini della partita, hanno svolto alla perfezione tutto ciò che si poteva loro chiedere per questa sfida, dimostrando per l’ennesima volta quella maturazione da grande squadra che caratterizza la Juve di Conte da ormai due anni a questa parte.\r\n\r\n 

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Pubblicato da
Alberto Zamboni