Non siamo come il Milan, noi crediamo in te | Maldini, arriva la fumata bianca: riparte dal club storico di Serie A

Dopo l’addio doloroso dal Milan, Paolo Maldini è in pole per diventare il nuovo direttore sportivo di un club rivale dei rossoneri

Paolo Maldini ha fatto la storia del Milan. Da calciatore ha indossato per tutta la carriera i colori rossoneri sin dalle giovanili e ha vinto ogni titolo possibile. Nel 2019 è stato nominato direttore dell’area tecnica, ruolo che ha ricoperto fino al 2023, con la società che ha deciso di sollevarlo dall’incarico, con un trattamento che non è stato perdonato dai tifosi.

A lui si dice l’acquisto di diversi talenti che hanno contribuito in modo determinante alla vittoria dell’ultimo Scudetto. Oggi è rimpianto da gran parte della curva: non solo per l’attaccamento, ma anche per la competenza dimostrata.

Una figura totale come la sua servirebbe anche a un’altra squadra che sta vivendo un momento drammatico, con il peggiore inizio della sua storia in Serie A.

Il clima è incadescente, con molta confusione a livello dirigenziale e con i giocatori in ritiro nelle ore che precedono il prossimo impegno europeo, senza sapere l’allenatore che si siederà in panchina.

Paolo Maldini si gioca il posto come nuovo direttore sportivo

Paolo Maldini potrebbe essere il profilo giusto per sostituire Daniele Pradè, che si è dimesso, come direttore sportivo della Fiorentina. I toscani sono ultimi in classifica, con soli quattro punti raccolti nelle prime dieci giornate di campionato.

La sconfitta subita domenica al “Franchi” contro il Lecce ha scatenato la contestazione dei tifosi, con Stefano Pioli che è stato esonerato. Roberto D’Aversa e Paolo Vanoli si contendono il posto per subentrare all’ex allenatore proprio del Milan, che con Maldini ha avuto un rapporto speciale.

Maldini è un nome gradito dai tifosi ma i vertici pensano anche ad altri nomi

Oltre a Maldini si parla di un interessamento nei confronti di Cristiano Giuntoli, reduce da una parentesi negativa alla Juventus. Non è da escludere, però, una soluzione interna, con la promozione di Roberto Goretti, anche se resta un direttore con il patentino.

In una situazione così delicata, la piazza pretende un nome d’esperienza e Maldini ha le carte in regola per fare bene e contribuire a svoltare una stagione che è iniziata in un modo inaspettato. Gli investimenti non sono mancati sul mercato e gli obiettivi erano ben diversi alla vigilia.