“Non si ferma mai, corre per tre”: Pulgar, dal rossoblu al rossonero I Che exploit: e il Mondiale è solo l’inizio

Erick Pulgar, metronomo del centrocampo del Flamengo che ha vestito anche maglie importanti in Serie A. Un exploit non indifferente
In Italia ci ha vissuto per ben sette stagioni vestendo, complessivamente, due maglie. Prima quella del Bologna (2015-2019) e poi quella della Fiorentina (2019 fino a gennaio 2022).
Ovunque è andato si è fatto sempre apprezzare per via della sua cattiveria (calcisticamente parlando) e del suo comandare nella linea mediana. Ovviamente stiamo parlando di Erick Pulgar.
Il centrocampista della nazionale cilena è in forza al Flamengo da ben tre stagioni. Nell’ultimo Mondiale per Club è stato uno dei protagonisti della squadra che ha interrotto il proprio cammino solamente ai quarti di finale, perdendo 2-4 contro il Bayern Monaco.
Dai colori rossoblù (passando per quelli viola) fino ad arrivare a quelli rossoneri dove sta dimostrando di essere un calciatore di tutto rispetto. Proprio come lo si è visto negli anni in Italia.
Dopo il Mondiale vuole continuare ad essere decisivo a centrocampo
Nella sua esperienza bolognese si guadagnò il soprannome di “cecchino”. Motivo? Per il suo essere preciso quando era incaricato a battere i calci di rigore. Il più delle volte il pallone finiva sempre in fondo alla rete e per i portieri non c’era da fare assolutamente nulla. Anche con le punizioni è migliorato tantissimo visto che, proprio nel periodo vissuto con i felsinei, ha avuto un grande maestro: vale a dire Sinisa Mihajlovic.
Complessivamente, tra Bologna e Fiorentina, ha messo a segno ben 18 reti. Non male per uno che, di mestiere, fa appunto il centrocampista. Dopo una parentesi di sei mesi al Galatasaray venne ceduto, a titolo definitivo, al Flamengo. Con i brasiliani, nel 2022, vinse la Copa Libertadores (l’equivalente della nostra Champions League). Della nazionale cilena è un punto di riferimento con le sue 54 presenze (condite da 4 reti).

Con i rossoneri è un simbolo, Pulgar non vuole smettere di stupire
Nel giro di pochissimo tempo ha conquistato la stima e la fiducia da parte del popolo rossonero brasiliano che lo considera un vero e proprio idolo. Un calciatore che, come annunciato dal sito “Viola.it”, “corre per tre”. Vale a dire: come se corresse per tre compagni di squadra.
Un motorino instancabile. Un calciatore che tutti gli allenatori vorrebbero avere in rosa. Un importante riconoscimento per via del suo instancabile pressing, al costante sostegno difensivo ed offensivo ed anche per la sua padronanza in campo.
