“Non riuscivo più a parlare e camminare”: choc dell’ex Juve I La malattia lo ha cambiato per sempre: la confessione in tv

L’ex giocatore della Juventus confessa in televisione la malattia che ha combattuto, non riusciva più a parlare e camminare
Quando, nell’aprile del 2022, i tifosi della Juventus hanno appreso la notizia che una leggenda del club era stato colpito da un’aneurisma cerebrale, sono rimasti tutti con il fiato sospeso in attesa di sapere se sarebbe riuscito a vincere anche questa sfida, molto più importante di quelle conseguite in campo.
Ha affrontato la malattia con la stessa tenacia con cui aveva la meglio dei propri avversari, con un agonismo che lo ha reso celebre al pari degli interventi prodigiosi che hanno consentito ai bianconeri di alzare trofei anche in campo internazionale.
Ha difeso per nove stagioni i pali del club di Torino, diventandone pure il capitano in un periodo, a cavallo tra gli anni ’80 e ’90, in cui aveva compagni di squadra dei veri campioni, in uno spogliatoio in cui è diventato il leader.
Dopo il ritiro faceva spesso apparizione in tv per commentare le partite, con l’irriverenza e la sincerità che lo hanno sempre contraddistinto. E sul piccolo schermo è tornato, stavolta, per confessare la sofferenza per il problema di salute che ha avuto.
La famiglia è stata fondamentale per guarire dalla malattia
Lui è Stefano Tacconi, costretto a quasi un anno di degenza ospedaliera per recuperare dall’ictus. Nell’intervista condotta da Silvia Toffanin, l’ex portiere si è messo a nudo e ha raccontato quanto la riabilitazione lo abbia messo a dura prova.
Il contributo della famiglia è stata preziosa, dal pronto intervento del figlio Andrea, che era con lui quando si è sentito male, alla presenza della moglie che è stata la prima alleata nel suo percorso di rinascita: “Ho una famiglia che mi sta dietro e questo è importante. Non mi fanno toccare vino né fumare. Se provo a bere, mi danno scoppole in testa“.

La paura resta ma adesso è tempo di pensare positivo
Ma Stefano Tacconi ha temuto il peggio, anche se resta sempre il timore che il problema possa ripresentarsi: “Ho dovuto ricominciare tutto da capo, a camminare e a parlare. Ora mi dicono che devo stare attento perché può tornare l’emorragia, ed è quello che mi fa un po’ più paura“.
Davanti alle telecamere si è mostrato visibilmente emozionato e non si è posto limiti nel confessare il proprio stato d’animo.
