Non ce la faccio più, mi ritiro | Solo 15 partite in Nazionale, ma in patria è un eroe: ora si godrà la pensione

Guanti da calcio
Guanti da calcio (Pixabay) – Jmania.it

Clamoroso, il giocatore non ce la fa più e ha deciso di ritirarsi: in patria resterà per sempre un eroe della nazionale.

Il trasferimento questa estate di Giovanni Leoni al Liverpool è stato per molti l’ennesima conferma di come purtroppo il declino della nostra Serie A non sembri al momento avere fine. Nell’ultimo decennio infatti, tutti i tifosi di calcio italiani si erano dovuti abituare al fatto che nessuna big italiana aveva più la disponibilità economica e l’attrattività per poter portare in rosa grandi campioni nel prime della loro carriera.

L’ultimo “tentativo” in tal senso era stato fatto dalla Juventus per Cristiano Ronaldo. Un acquisto che con il senno di poi non è certo semplice da giudicare, considerato tutti i benefici e l’appeal che la sola presenza di una leggenda di questo sport come Cristiano Ronaldo ha portato all’intero movimento italiano.

Al contempo, proprio i costi per potersi mettere un fenomeno come Ronaldo, si sono rivelati una spada di Damocle per un club che proprio a causa dell’inchiesta giudiziaria nata dopo la pandemia, è che oltretutto ha coinvolto in prima persona anche il fenomeno portoghese a causa di alcuni stipendi arretrati negli anni del Covid.

Da quel momento, la nostra Serie A ha smesso di essere attrattiva e non è certo un caso se fuoriclasse assoluti del calibro di Modric e De Bruyne, siano sbarcati in Italia solo nella fase finale della loro carriera.

Il grave infortunio subito da Leoni

E il trasferimento di Leoni ai Reds ha purtroppo dimostrato come adesso, persino i giovani talenti della nostra nazione preferiscono misurarsi in un campionato competitivo, oltre al fatto che gli stipendi che può permettersi la Premier League, sono semplicemente inarrivabili per tutti i club della nostra Serie A.

Leoni non ha però avuto nemmeno il tempo di godersi questa sua nuova avventura in Inghilterra, che all’esordio con la maglia del Liverpool ha rimediato un infortunio gravissimo, che lo terrà lontano dai campi per almeno un anno.

Tom Krul
Tom Krul (Youtube) – Jmania.it

In patria è un eroe della nazionale: ha detto addio per sempre al calcio

Una situazione davvero difficile da digerire per il calciatore, ma questa in fondo, è una sorte comune a tanti sportivi che devono spingere continuamente il loro fisico al limite. Un’usura fisica che sta iniziando a coinvolgere anche i portieri, come dimostra il recente ritiro di Tim Krul, a 37 anni, un’età relativamente giovane per un portiere per dire addio al calcio giocato.

Dopo le ultime stagioni al Luton Town, Krul ha scelto di dire addio al calcio, ma in Olanda, la sua patria, verrà ricordato per sempre come un eroe. E questo per i miracoli che fece sottoporta ai quarti di finale del 2014 durante i rigori con il Costa Rica, parandone due su cinque e assicurando agli Oranje il passaggio del turno. Una storia ancora più assurda se si pensa che Krul entrò, con una scelta di Koeman che sorprese tutti in quel momento, a 40 secondi dalla fine dei tempi supplementari, esclusivamente per parare i rigori.