Napoli-Juventus, l’analisi tattica: come la giocheranno Gattuso e Sarri

Conquistata la Semifinale di Coppa Italia, la Juventus andrà a Napoli per mantenere il +4 sull’Inter: i temi tattici della partita

Alla vigilia di questa stagione, insieme alla nuova Inter di Antonio Conte, il Napoli rappresentava la principale antagonista della Juventus per la lotta al tricolore. Invece, dopo le ultime annate all’insegna della contesa del titolo di campione d’Italia, i partenopei si ritrovano ora sull’orlo del baratro soprattutto per ciò che concerne un’impietosa classifica che li vede attualmente all’undicesimo posto, frutto di 24 miseri punti.

La squadra di Rino Gattuso giungerà al match di domenica 26, alle 20:45, dopo aver superato la Lazio per 1-0 in Coppa Italia assicurandosi, quindi, il passaggio in Semifinale, così come la Juve che, grazie al 3-1 dell’Allianz Stadium rifilato alla Roma, è approdata alle Semifinali della coppa nazionale. Buonissima la prestazione della Vecchia Signora contro i giallorossi, eccezion fatta per qualche piccola apprensione. Madama promossa a pieni voti per qualità di gioco espressa e controllo totale della gara, in maniera particolare nella prima frazione. Nella ripresa, di contro, vi è stata una leggera flessione sul piano della concentrazione, che ha causato alcune disattenzioni (evitabili) in fase difensiva. Ciò, comunque, non ha per nulla inficiato su un passaggio del turno meritato al 100%.

Rituffandosi nel campionato, il Napoli si presenterà piuttosto rabberciato per via della lunga lista di indisponibili che comprende Koulibaly, Mertens, Malcuit, Ghoulam, Allan e Younes. Ma l’ex tecnico del Milan non sembrerebbe voler rinunciare al suo 4-3-3 composto da: Ospina; Hysaj, Manōlas, Di Lorenzo, Mario Rui; F. Ruiz (Lobotka), Demme, Zieliński; Callejón, Milik, Insigne. Orfana di De Sciglio, Chiellini, Khedira, Demiral e Danilo, la Juventus dovrebbe rispondere con un 4-3-1-2 formato da: Szczęsny; Cuadrado, de Ligt, Bonucci, Alex Sandro; Bentancur, Pjanić, Matuidi (Rabiot); Ramsey; Ronaldo, Dybala. Nel caso in cui giocasse Higuaín dal primo minuto, la Joya Dybala si posizionerebbe nel ruolo di trequartista alle spalle del Pipita e di CR7, dunque con la conseguente esclusione di Aaron Ramsey.

Napoli-Juventus: le mosse tattiche

Il Napoli targato Ringhio Gattuso costruisce l’azione dal basso, si appoggia spesso sui due esterni bassi oppure sul vertice basso di centrocampo, ma anche sulle due mezze ali. La ricerca dell’ampiezza è un’altra peculiarità dei partenopei, sovente utilizzata per dar vita a scambi stretti proprio sulle fasce. In fase di non possesso, invece, gli Azzurri non attuano con troppo frequenza un pressing alto, bensì alternano questo atteggiamento tattico a un abbassamento del baricentro per creare densità nella terra di mezzo. Nelle transizioni positive l’imperativo è l’attacco della profondità tramite rapide e ficcanti verticalizzazioni. In quelle negative, generalmente, l’obiettivo è quello della riaggressione immediata per complicare il più possibile l’organizzazione delle ripartenze all’avversario.

La Juventus dovrà cercare di colpire la retroguardia napoletana tramite l’imbucata alle spalle, dettame molto congeniale a Sarri e ai suoi e situazione tattica spessissimo sofferta dal Napoli di mister Gattuso. Inoltre, gli uno-due negli ultimi 20-25 metri potrebbero essere letali per il pacchetto arretrato dei partenopei, specie se si considera l’altissimo tasso tecnico degli interpreti bianconeri, segnatamente dalla cintola in su. In fase di non possesso bisognerebbe provare ad aggredire fin da subito il primo portatore di palla del Napoli, al fine di impedirgli una costruzione dal basso facile e fluida, oltre a coprire con applicazione, attenzione e massima concentrazione le corsie laterali, che per i ragazzi di Ringhio costituiscono una sorta di comfort zone.

Napoli-Juventus, a prescindere dalla distanza siderale in classifica fra entrambe le squadre, rappresenta comunque un match ricchissimo di contenuti, in questo caso anche dal punto di vista emozionale, poiché Maurizio Sarri, idolatrato dai tifosi partenopei per il suo felice passato sulla panchina del club capeggiato dal “cinepanettoniere” De Laurentiis, farà ritorno al San Paolo da nemico. La Vecchia Signora non potrà fallire l’appuntamento con i tre punti, per non rischiare di dilapidare il +4 sull’Inter. Ergo, non tragga in inganno il momento a dir poco negativo dei campani. Anche perché si sa, contro la Vecchia Signora perfino un cucciolo di coniglio può reincarnarsi in uno spietato leone della foresta.