Milan, già pronto un quadriennale: mancano solo le visite mediche | Firma in questa data

Stefano Pioli, allenatore del Milan, prima dell’inizio della partita di Serie A contro la Juventus. 22 ottobre 2023 (© AnsaFoto)

Arriva il primo colpo della sessione invernale rossonera: il nuovo baby-fenomeno del calcio europeo.

Quando al termine dello scorso campionato Gerry Cardinale aveva deciso di licenziare in tronco Paolo Maldini e Ricky Massara, la notizia aveva colto di sorpresa anche i principali insider delle questioni rossonere. Ma non l’ex leggendario capitano del Milan, che ha maturato la convinzione che la decisione sarebbe stata presa già mesi prima, quando gli era stato offerto il rinnovo di contratto soltanto all’ultimo minuto perché «Troppo impopolare mandarci via dopo lo scudetto».

Poco centrerebbe, dunque, la pessima campagna acquisti 2022 che non ha permesso ai campioni d’Italia di poter lottare per difendere il proprio titolo. Il mercato è stato, però, senza alcun dubbio un argomento di discussione nella passata stagione, e rischia di diventarlo nuovamente, se la squadra dovesse confermare le difficoltà riscontrate negli ultimi due mesi.

Il nuovo corso targato dalla triade Furlani-Moncada-D’Ottavio ha operato in entrata come non si vedeva da anni, quantomeno sulla carta. Il centrocampo, orfano della partenza di Tonali e dell’infortunio di Bennacer – che dovrebbe rientrare a breve – è stato ristrutturato. Ma a subire la maggiore trasformazione è stato il reparto offensivo.

Sono stati confermati soltanto Rafael Leao e Olivier Giroud: via tutti gli altri. Messias è stato sbarcato a Genova, Saelemaekers accompagnato a Bologna, Rebic ceduto in Turchia, mentre per quanto riguarda De Ketelaere e Origi… le uniche possibilità hanno riguardato dei prestiti.

Oggi e domani

La campagna acquisti è stata incentrata su due considerazioni: talento e rivendibilità. Nessuno di coloro che ha riempito l’armadietto di Milanello quest’estate ha un’età superiore ai 25 anni. Christian Pulisic li ha compiuti lo scorso settembre e ha già lasciato intravedere i motivi per cui il Chelsea decise di investire su di lui oltre 60 milioni di euro, quattro anni fa.

Il talento (e molto) è presente anche in giocatori come Chukwueze e Okafor, che però fino ad ora non hanno ancora impattato come ci si aspettava. E non va dimenticato, infine, il 18enne Luka Romero, arrivato a parametro zero dopo essersi svincolato dalla Lazio. Una tipologia di affare che il Milan è pronto a mettere in pratica nuovamente.

Matija Popovic, attaccante della Serbia, durante i campionati europei Under-17. (© Uefa.tv)

Profilo

I rossoneri hanno infatti trovato l’accordo con Matija Popovic, attaccante del Partizan Belgrado il cui contratto scadrà a fine dicembre. Il serbo giungerà in Italia soltanto dopo essere diventato maggiorenne – compirà 18 anni il prossimo 8 gennaio – e firmerà un contratto di quattro anni e mezzo fino al 30 giugno 2028.

Diversi club di primissima fascia erano sulle sue orme, tra cui Barcellona e Real Madrid. Il Milan, però, è stato più rapido a chiudere la trattativa con il classe 2006, che così bene ha figurato negli ultimi europei u-17.