Juventus News

Marotta può lasciare la Juventus subito o nel 2021

Beppe Marotta continua ad essere corteggiato dal “palazzo”: il dg e ad dell’area sport della Juventus continua la sua ascesa a livello nazionale e internazionale, poiché è anche in lizza per il premio quale miglior dirigente calcistico a livello mondiale. Una sorta di pallone d’oro dei dirigenti che sarà assegnato tra il 24 e 25 settembre a Madrid. Gli otto anni di Juve sono stati un crescendo per Marotta, che ha dimostrato grande capacità manageriali nel migliorare anno dopo anno la rosa bianconera e tutto ciò che ruota attorno all’ambito sportivo della Vecchia Signora. È anche per questo che dall’interno della Lega Calcio di Serie A sono in tanti (si parla del 70% dei consensi) a volerne la candidatura a prossimo presidente della Figc.

Il dg bianconero è ritenuto per capacità l’uomo ideale per avviare il cambiamento. Si tratterebbe, ovviamente, di un incarico incompatibile con quello attualmente ricoperto alla Juventus e che lo stesso Marotta ha dichiarato di voler ricoprire prima o poi. Dopo aver riconfermato lo staff dirigenziale nella sua interezza, però, è assai difficile che Andrea Agnelli decida di lasciar andare l’ex ad della Samp proprio in questo momento. Molto più probabile, dunque, che Marotta concluda altre due stagioni in bianconero e poi sia il candidato per la tornata elettorale che si terrà nei primi mesi del 2021.

Se Marotta lascia Paratici promosso?

In questo biennio, il dg di Madama avrà così modo di accumulare ulteriore esperienza, mentre la Juve avrà tutto il tempo di trovarne un degno sostituto. Al momento è assai difficile fare ipotesi, ma non è da escludere che Fabio Paratici ottenga i gradi superiori diventando il gestore unico dell’intera area sportiva come era un tempo il dg Luciano Moggi. Nel ruolo di ds o comunque di collante tra società e squadra potrebbe a quel punto essere promosso una delle bandiere bianconere. In lizza ci potrebbero esserci Andrea Barzagli e Giorgio Chiellini, che nel frattempo concluderanno le rispettive esperienze come calciatori e per il rapporto particolare che hanno con la proprietà potrebbero rimanere nella famiglia proprio con un incarico dirigenziale.

Condividi
Pubblicato da
Alberto Zamboni