Interviste

Marotta: “Champions un dovere, acquisto Witsel rimandato” (Video)

Giuseppe Marotta, CEO e General Manager della Juventus, ha rilasciato oggi una lunga intervista a JTV. Venti minuti circa di colloquio con il direttore Claudio Zuliani per il dirigente bianconero, che ha spaziato su diversi argomenti. Dagli obiettivi della stagione appena iniziata al calciomercato, passando per le riforme che il calcio italiano attende da troppo tempo.\r\n\r\nAd una settimana dalla chiusura del calciomercato, il bilancio sulle operazioni in entrata e in uscita è ovviamente positivo.\r\n\r\n“È stato un mercato che ci ha reso soddisfatti – dichiara Beppe Marotta – È questa un’occasione per ringraziare tutti quelli che si sono attivati, tutta l’area tecnica e sportiva. L’essere umano non è perfetto – ammette – e qualcosa non è andata come speravamo. Però siamo molto soddisfatti, abbiamo raggiunto tanti obiettivi che avevamo. Il mercato delle due finestre è la sintesi di un lavoro lungo tutto l’anno. Stiamo già verificando giovani e opportunità future”.\r\n\r\nNelle ultimissime ore di mercato è sfumato l’acquisto di Axel Witsel: il belga era già a Torino, ma lo Zenit ha fatto saltare tutto all’ultimo istante.\r\n\r\n“Abbiamo una rosa molto forte quest’anno. Possiamo contare in quel settore su Asamoah pienamente recuperato, Lemina in crescita. I paragoni non vanno fatti. Quella di Witsel era una possibilità e con l’accordo dello Zenit eravamo d’accordo per le visite mediche. Poi il mancato arrivo di un sostituto allo Zenit ha bloccato o meglio, rinviato il tutto. Matuidi? Anche lì abbiamo abbozzato una trattativa col Psg. Nelle dinamiche tra giocatori e società noi non possiamo entrare. Il Psg se l’e tenuto stretto, ma il giocatore aveva espresso la volontà di venire da noi”.\r\n

Marotta a JTV: video integrale

\r\n\r\n\r\nNel mercato di gennaio, dunque, la Juve potrebbe piazzare la zampata finale che è mancata in estate. Ma non è da escludere che la rosa rimanga quella attuale, considerato che sarà recuperato anche il giovane Mandragora.\r\n\r\n“Ci prendiamo a gennaio? Speriamo di non comprare nessuno. Significherebbe che tutto è andato bene. A gennaio si colgono opportunità anche se non sempre ci sono. Le cifre negli ultimi anni si sono incrementate anche in modo illogico. Gli introiti sono aumentati nei club di nelle diverse nazioni. C’è anche stato un incremento egli stipendi. È un mercato incontrollabile, ci sono nazioni come l’Inghilterra che hanno un potere di acquisto pazzesco”.\r\n\r\nI tifosi si aspettano la Champions da troppo tempo, Marotta ci va con i piedi di piombo ma lascia intendere che anche la società ci spera.\r\n\r\n“Non è un sogno, ma un obiettivo. La Juve ha sempre l’obbligo di vincere. Dobbiamo essere felici – prosegue – perché ci partecipiamo intanto. Il calcio è un’attività di impresa, se ci sono competenze e motivazioni i risultati si raggiungono. La Champions è però imprevedibile, la sera deve andare tutto bene. L’anno scorso ci siamo giocati in pochissimo la qualificazione col Bayern. Poi c’è il campionato, che è una corsa a tappe invece”.\r\n\r\nIn molti non ci hanno capito tanto sulle composizioni delle rose, il dg bianconero spiega il perché le mosse di mercato siano state inevitabilmente condizionate.\r\n\r\n“La lista dei 25 elementi deve avere 4 giocatori provenienti dal settore giovanile e 4 cresciute in Italia. Se non si c’entra questo obiettivo la rosa cala. Tutti gli Under21 sono tutti tesserabili. Le seconde squadre faciliterebbero la crescita dei nostri giovani così che l’allenatore della prima squadra possa usarli. Andiamo avanti nel nostro mondo però”.\r\n

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\r\n\r\n\r\nTornando al mercato, Marotta rivendica l’indipendenza tra le operazioni Pogba ed Higuain: l’argentino sarebbe arrivato anche senza la cessione del francese.\r\n\r\n“Pogba? Noi non abbiamo mai voluto venderlo. Lui ha ritenuto di cambiare aria e se si arriva davanti ad una idea così non si può non assecondare la trattativa. Noi vogliamo mixare tutto per arrivare al meglio e tra questi obiettivi c’era Higuain. Volevamo rinforzarci in quel settore. Siamo davanti ad un processo evolutivo partito dal 2010 in termini anche di qualità. Vogliamo giocatori che possono accrescere la qualità della nostra squadra. Tutte le risorse della società sono state incrementate al massimo così che l’Area Sportiva potesse fare degli investimenti”.\r\n\r\nTanti gli arrivi importanti, ma anche cessioni dolorose, come quella di Simone Zaza.\r\n\r\n“Voleva giocare con continuità. Abbiamo fatto investimenti importanti come Pjaca e Mandragora. È il nostro obiettivo è mescolare giovani e meno giovani”.\r\n\r\nIn questi giorni si è parlato tanto del “caso” Lichtsteiner: Marotta sottolinea come l’esclusione dalla Champions non sia stata “punitiva”.\r\n\r\n“E’ dipesa solo a logiche tecniche. In quel settore abbiamo giocatori come Cuadrado e Dani Alves. Non è un provvedimento disciplinare. Nel corso della stagione potrà servire, è in scadenza di contratto anche se oggi è difficile parlarne. Poi più forte è la rosa più facilmente arrivano gli obiettivi, questo lui lo deve capire. Marchisio? E’ alle prese con questa rieducazione. Nel giro di un paio di mesi tornerà il Marchisio di sempre, tornando ad essere una sicurezza”.\r\n\r\nInfine, una battuta sull’ottima partenza stagionale. Tutto l’opposto di quanto avvenne l’anno passato…\r\n\r\n“Non è logico fare conclusioni. L’anno scorso siamo partiti malissimo e poi abbiamo recuperato. Non dobbiamo cullarci quest’anno. Consideriamo il lavoro svolto e l’impegno dei giocatori”, conclude.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni