Marotta: “con il nuovo stadio soldi freschi per la Juventus”

La parola d’ordine è stata: rinnovamento. Ma presto torneremo a vincere“. Così il direttore generale della Juventus, Beppe Marotta, fotografa i primi mesi di gestione del club bianconeri. La vittoria di Cagliari ha riportato il sorriso: “Eravamo alle prese con numerosi infortuni, in soli 7 giorni abbiamo perso 3 attaccanti su 4 e ci siamo trovati ad utilizzare ragazzi della Primavera – ha spiegato Marotta ai microfoni di ‘Radio Anch’io Lo Sport’ -. Questo è l’elemento più caratterizzante dell’ultimo periodo, peraltro sopraggiunto dopo i 18 risultati utili consecutivi. Non eravamo fenomeni allora, non siamo brocchi oggi“.\r\nIn Sardegna ha segnato i primi gol in bianconero Alessandro Matri: “Matri è uno dei giovani più importanti del nostro vivaio calcistico. Lui, Pazzini e altri hanno rappresentato l’Italia in giro per il mondo nelle varie nazionali. Siamo soddisfatti di aver potuto puntare su di lui“.\r\nNon solo Matri. La Nazionale di Prandelli si affida in blocco a giocatori della Vecchia Signora: “Buffon è il miglior portiere del mondo, un valore aggiunto per la nostra squadra. Un infortunio lo ha tenuto lontano dal campo per 6 mesi, lo aspettiamo a prestazioni ancora migliori di quelle di oggi. Conosciamo la qualità e la personalità che ci può dare. Bonucci, Aquilani, Marchisio e Pepe anche se infortunati: abbiamo dato un grande contributo alla nazionale, nel progetto di abbassamento dell’età media della squadra – continua Marotta -. E’ finita un’era, il rinnovamento è partito quest’anno con le cessioni di Trezeguet e Camoranesi, giocatori che avevano dato moltissimo alla Juventus. Ed è in corso un’oculata gestione economica: un anno di transizione in cui i risultati sportivi non si possono massimizzare, in cui comunque abbiamo acquistato 14 giocatori e investito risorse in un’opera importante com’è quella del nuovo stadio, che sarà pronto per l’anno prossimo“.\r\nProprio la diversa capacità di spesa rispetto a Inter e Milan è la fonte dei magri risultati sportivi: “Abbiamo minori introiti rispetto a Milan e Inter, anche perché abbiamo investito ingenti capitali nello stadio. Il bilancio sarà in consistente perdita. Ciò nonostante, la Juventus deve continuare a tentare di vincere, la storia del club lo esige. Ma esistono anche altre concorrenti, e Milan e Inter hanno regimi di spesa più elevati”.\r\nUna forza economica che si riflette sul potere d’acquisto sul mercato: “Di Natale? Non ha rifiutato la Juventus, ma qualsiasi altra squadra che non fosse l’Udinese, ha fatto una scelta onesta e rispettabile. Su Borriello abbiamo mollato la presa nel momento in cui non potevamo ottenere il prestito secco dal Milan: con il giocatore ho un rapporto splendido, forse avevo una corsia preferenziale. Ma mi sono dovuto fermare di fronte a quest’oggettivo impedimento – racconta Marotta -. Amauri? Nell’analisi di un giocatore bisogna considerare anche gli aspetti psicologici, non solo quelli tecnici. Amauri si aspettava tanto da sé stesso nel periodo juventino ma evidentemente non riusciva ad esprimersi anche a causa degli infortuni, abbiamo ritenuto di concordare con lui un suo trasferimento temporaneo. Se un giocatore non riesce a dare il meglio di sé, è necessario trovare una soluzione che accontenti entrambi le parti. E noi crediamo di averla trovata”.\r\nCapitolo Del Piero: “Come ha affermato il presidente Agnelli, la porta per il rinnovo di Del Piero è sempre aperta – spiega il dg bianconero -. E’ una leggenda della Juventus, è giusto che un giocatore come lui possa calcare l’erba del nuovo stadio. Speriamo di poter continuare con lui“.\r\nChiare le linee di sviluppo economico: “Lo stadio porterà certamente ad introiti e ricavi maggiori, la società ne dedicherà larga parte all’ingaggio dei giocatori. Quest’anno è stato il primo di rinnovamento. I critici hanno evidenziato il venir meno della qualità, ma noi dovevamo puntare su altri aspetti. Dal prossimo anno penseremo ad innesti importanti“.\r\nInfine lo sguardo a Juventus-Inter del prossimo weekend: “La metamorfosi dell’Inter è molto strana. Non entro nel merito di quel che è successo nel cambio tra Benitez e Leonardo, ma al momento ha una forza incredibile. Affrontiamo una squadra ambiziosa, la principale antagonista del Milan per la conquista del campionato. Calciopoli? Da tempo abbiamo presentato degli esposti, attendiamo risposte celeri dagli organi preposti. Siamo certi che la partita di domenica sarà affrontata con correttezza da tutte le parti in gioco, società e tifosi compresi“, conclude Marotta.\r\n\r\nCredits: DataSport\r\nFracassi Enrico