Interviste

Marotta: “Ecco cos’ha Alex Sandro e sulla lite nello spogliatoio…”

Beppe Marotta ha parlato di mercato, ma non solo, prima del calcio d’inizio di Napoli-Juventus, gara poi vinta dai campioni d’Italia per 1-0. Non è sfuggita ai tifosi l’assenza di Alex Sandro nei festeggiamenti post-partita: il brasiliano è stato di nuovo lasciato fuori da Allegri per fare spazio ad un Asamoah che ha giocato una buona partita. L’ex Porto, del resto, è irriconoscibile in questo inizio di stagione, forse perché in estate voleva andare via?

“Allegri gestisce una squadra di 24 giocatori e se ha ritenuto di fare questa scelta ha le sue buone ragioni. Alex Sandro giocherà le prossime – ha detto a Premium Sport il dg bianconero Marotta – In difficoltà per il mancato trasferimento in estate? No, perché ogni volta che un giocatore chiede di essere ceduto noi siamo favorevoli al trasferimento. In questo caso abbiamo condiviso la sua permanenza qui e questo suo periodo di forma non così brillante è legato a questioni personali. Sappiamo che può dare di più ma abbiamo la fortuna di avere sostituti all’altezza”.

Marotta: “Lite? Tutta invidia”

Inevitabile un commento sul recupero lampo di Higuain: “Lui stesso ha contribuito a questa rapida guarigione: ha voluto a tutti i costi essere presente e questo è un motivo di soddisfazione per noi”.

Nei giorni scorsi, invece, è circolata una voce su una presunta rissa nello spogliatoio bianconero, una notizia nei confronti della quale Marotta non usa mezzi termini: “La voce della presunta rissa interna per destabilizzare l’ambiente? Destabilizzare no ma c’è sempre una cultura serpeggiante dell’invidia. A noi non ci tocca, la rosa è composta da professionisti e la società è vigile nel supportare la loro attività quotidiana e se ci fossero stati dei provvedimenti da prendere li avremmo presi. Ma non è questo il caso. Allegri sperava ci fosse stato il litigio? Nello sport bisogna contemplare anche certe dinamiche nello spogliatoio: il sano agonismo interno – conclude Beppe Marotta – aumenta le motivazioni anche se a noi non serve perché siamo già molto motivati. La risposta del mister è stata ironica”.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni