Marchisio carica la Juve: “Devi vincere qualcosa, subito!”

Claudio Marchisio sta ricaricando le pile in vista della ripartenza del campionato. Domani i bianconeri si ritroveranno a Vinovo, ma nel frattempo ‘capitan futuro’, ha rilasciato le sue impressioni a ‘Quotidiano.net’ anticipando di voler diventare per il club bianconero ciò che è stato Pavel Nedved: “Voglio essere l’erede di Nedved. Ma in campo sono diverso da lui, c’è un abisso fra noi. In quel ruolo lì, quando mi capita anche in ritiro, vedo i video di ex giocatori anche di 10 anni fa. Cerco di capire come si muovevano e i loro segreti”. \r\n\r\nIL RINNOVO DEL CONTRATTO\r\n “Ho sbagliato a chiedere il rinnovo prematuramente. Ciò che è successo rispecchia i miei 24 anni. Mi faceva male il ginocchio, non stavo bene, c’erano pressioni, stress. E’ stato un momento di sbandamento. Mi sono scusato con Marotta. La società doveva pensare a cose importanti, aveva altre priorità: la nuova stagione, il mercato. All’Inter non andrei mai. La penso come Nedved. Non mi vedo in nerazzurro, con quella maglia. Il contatto c’è stato. Mi ha fatto piacere che una squadra che aveva vinto tutto abbia chiesto me. Rinnovare il contratto con la Juve a vita sarebbe il mio sogno. Sarebbe bello chiudere qui la carriera”. \r\n\r\nIL NUOVO CORSO\r\n“La sua mano si sente tantissimo. Si è inserito in un gruppo nuovo con dei problemi che ci portavamo dietro. In ritiro c’era qualche residuo. Lui è stato bravo a non farci ricordare l’anno scorso, dandoci tantissima fiducia. Ci ha protetto, coccolato. Ha avuto la forza di non farci cadere negli stessi errori”. Sul presidente: “Ama troppo la Juve. Ho avuto modo di parlargli, in sede ci siamo parlati a quattr’occhi. Lo vedo come se per lui fosse sempre il primo giorno, come per un ragazzo della Primavera che arriva in prima squadra. Ha voglia di dimostrare, lo sta facendo vedere a tutti con il suo spirito e la sua voglia”.\r\n\r\nQUALI OBIETTIVI PER IL 2011?\r\n“Lo scudetto e/o la Coppa Italia. La cosa più importante è arrivare a fine anno e vincere un trofeo, ne abbiamo bisogno dopo il 2006”.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni