Ma Conte ci legge?

(Di Alessandro Magno) Mi viene quasi il sospetto che Antonio Conte ci legga e forse sbircia anche qualche mio articolo, o più probabilmente ha meditato sugli errori di Parma e Siena ed è arrivato alle medesime conclusioni cui siamo arrivati noi. Già, perché nel precedente articolo ho scritto di utilizzare ogni tanto Del Piero e se ne è parlato molto. Qualcuno ha proposto Elia, qualcun’altro Quagliarella e\o Borriello, e allora almeno questi ultimi due son stati buttati nella mischia e fatti ”girare” per un minutaggio adeguatamente sufficiente a valutarne la prova. Bene. Devo dire che la coppia d’attacco personalmente non mi è dispiaciuta. Borriello si è sacrificato molto per il suo compagno di reparto e Quagliarella ha provato più volte a bucare la rete fino a riuscirci. Devo dire che nelle nostre disamine della settimana passata abbiamo avuto modo di analizzare del come mai non si segnasse mai su calcio piazzato e non si buttassero mai cross dentro l’area su calci da fermo e calci d’angolo vari, e anche in questo finalmente si è visto un cambiamento. Il primo gol di Pirlo è arrivato finalmente su calcio di punizione, ed era ora che il nostro grande regista ne azzeccasse una, mentre il gol di Chiellini è arrivato su un’altra punizione dove finalmente la palla si è scodellata ”dentro” e non si è battuta con il solito passaggio di un metro al compagno vicino, per poi andare a fare il tiki-taki davanti all’area di rigore avversaria. Udite udite Quagliarella ha colpito una traversa con un tiro dal limite. Non c’è ombra di dubbio Conte ci legge.\r\n\r\nSpero che tanta grazia sia l’inizio di un percorso di gioco dove tutti si sentano grosso modo coinvolti (Quagliarella titolare a Milano al posto di Vucinic per me è più di un idea) e soprattutto dove tutte queste variabili vengano utilizzate ad ogni partita. Si eviti di barcelloneggiare in continuazione, anche perché non riusciamo ad entrare sempre in porta con il pallone incollato al piede e non ultimo, e non trascurabile, non siamo il Barcellona. Unica nota stonata è stato l’utilizzo di Padoin da esterno invece che da interno. Questa non l’ho capita, ma per lo meno Conte l’ha corretta in corsa.\r\n\r\nUna menzione va a Montella che è venuto a Torino a giocarsela più di tanti altri sui colleghi.\r\n\r\nUn pensiero particolarmente negativo invece va a tutti gli adetti ai lavori (Presidenti, Ds e vari) e ai nostri cari allenatori di serie A (e uno di serie B) tutti coalizzati contro la Juve. Complimenti, vi piaceva vincere facile. Tutti oggi neo-tifosi milanisti. Ad Allegri che insegnandoci il suo stile parla di nostri episodi (dicasi gol da annullare a Chiellini) quando il nostro Mister a lor signori rossoneri non li ha mai tirati in ballo in nessuna polemica. E dire che ce ne sarebbe. E’ nervoso Allegri. A Donadoni che si fa venire i mal di stomaco – a suo dire – per le polemiche post Parma-Juve, quando per farseli venire basterebbe vedere come gioca la sua squadra. In verità pessima. Anche a Roma una gran prova di come si subisce per un intera partita. E pensare che senza il ”nostro” Giovinco non avrebbe neppure questa classifica. A Ranieri che si preoccupa di venire a commentare la Juve quando ha tantissimi problemi di cui occuparsi. Non ultimo il suo… posto di lavoro. Uno che con una squadra di vertice perde con Lecce, Bologna, Novara (2 volte) dovrebbe solo tacere. Gli manca solo il Siena e poi le ultime gliele han suonate tutte. Fossi in lui mi preoccuperei di realizzare al più presto 4 punti perché la quota salvezza è 40 e lui sta a 36 (mi pare), altro che occuparmi della Juve. Poi c’è Zeman l’unico di B (d’altronde!). Quale tv abbia Zeman in casa sua non è dato sapere, ma se non vede il fallo da rigore ed espulsione che ha commesso Biabiany su Giaccherini deve farsi visitare da un oculista al più presto.\r\n\r\nDetto questo (cit.), noi intanto andiamo a giocarci una fetta di stagione a Milano. Domenica abbiamo messo ancora un poco di spazio fra noi e Lazio e Udinese. La Champions fra 4-5 partite potrebbe iniziare ad esser un obbiettivo veramente a portata di mano e questo è sicuramente molto importante a questo punto della stagione. Se poi per allora saremo ancora grosso modo in questa situazione di classifica, allora vedremo di giocarcela fino in fondo. Una cosa mi pare ormai assodata, ed è che per la vittoria finale siamo rimaste in due.

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Pubblicato da
Alessandro Magno