Lazio-Juve non è ancora finita, le polemiche continuano | Colombo, stop di 2 mesi: nessuna pietà dall’AIA
Non si placano le polemiche dopo Lazio-Juventus. Nessuna pietà per l’arbitro Colombo che subisce una squalifica di due mesi.
Non smette di far discutere il match tra Lazio e Juventus. Parliamo infatti di una partita contrassegnata da alcuni errori arbitrali e che è inoltre costata la panchina a Igor Tudor. La sconfitta subita contro la squadra di Sarri ha infatti convinto la dirigenza bianconera che il gruppo avesse bisogno di una scossa.
E così, si è scelto di dare il benservito al tecnico croato. Al suo posto Luciano Spalletti. Per Sarri invece la vittoria contro la Juventus è stata fondamentale per ricompattare il gruppo.
Il tecnico toscano, come sappiamo, si è trovato una squadra che non poteva in alcun modo modificare nella composizione della rosa, visto il blocco di mercato imposto ai biancocelesti in estate. E così sta cercando di trovare adesso una quadra tattica con i calciatori che ha a disposizione.
La partita vinta contro la Juventus potrebbe rappresentare uno spartiacque nella stagione dei biancocelesti. Si è però trattato, come accennavamo in precedenza, di una gara che ha attirato su di sé molte polemiche. D’altronde, la commissione arbitrale ha infine deciso di fermare l’arbitro Colombo per una giornata.
La sospensione di Colombo dopo Lazio-Juventus
Il mancato rigore concesso a Conceicao, che poteva anche cambiare l’inerzia della partita, è diventato subito un caso. E viene anche da chiedersi perché il Var non sia intervenuto. In fondo, che Colombo avesse commesso un errore di valutazione era già chiaro in quel momento.
Marelli, ex arbitro oggi opinionista per Dazn, lo aveva anche dichiarato in diretta commentando il match. Di fronte a un episodio così netto, la squalifica per Colombo è stata inevitabile. Non tutti lo sanno, ma il direttore di gara era già stato coinvolto nel 2018 in un episodio che aveva fatto molto discutere.
Nessuna pietà: arbitro squalificato per due mesi
Nel 2018 infatti Colombo si era ritrovato ad arbitrare il match tra Milan e Chievo Primavera. Una partita molto tesa e nervosa, con il difensore Andrea Conti e Paolo Maldini, all’epoca dirigente del Milan, che finirono a scontrarsi con il direttore di gara. Una lite che li portò a subire una squalifica per il loro comportamento. E i motivi di quello scontro divennero chiari nel momento in cui i rossoneri presentarono ricorso.
In quell’occasione infatti, Colombo aveva assunto un atteggiamento provocatorio nei confronti di alcuni calciatori in campo. Nel ricorso del Milan si faceva anche riferimento a una presa in giro dell’arbitro nei confronti di un calciatore che portava l’apparecchio. La vicenda venne poi esaminata dalla Corte Sportiva che decise di dare ragione ai rossoneri e squalificare per due mesi Colombo.