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La Serie A si ferma fino al 3 aprile, campionato finito?

Anche se la Juventus è in testa, lo scudetto rimarrebbe non assegnato

Il Coni ha anticipato addirittura il Consiglio Federale straordinario in programma martedì 10 marzo: il presidente Giovanni Malagò, assieme ai presidenti federali di tutte le discipline ha sospeso intorno alle 15 “tutte le attività sportive a ogni livello”, incluso il campionato di Serie A che vede in testa la Juventus, fino al prossimo 3 aprile. Contestualmente, il capo dello sport nazionale ha chiesto al governo di emanare apposito decreto con il quale si vieta la disputa delle partite anche a porte chiuse. L’appello è stato raccolto subito dal ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora e in serata dal premier Giuseppe Conte che dopo aver esteso la “zona rossa” a tutta Italia ha bloccato tutte le manifestazioni sportive per decreto (entrerà in vigore domani mattina).

Le coppe europee (ad oggi) si giocano

Ovviamente, la salute viene prima di tutto, ma sono in tanti a chiedersi cosa succederà ora. Innanzitutto, non è ancora detto che l’emergenza termini il prossimo 3 aprile, anzi visti i picchi di contagio che si stanno raggiungendo in questi giorni, l’emergenza dovrebbe essere prolungata ben oltre quella data. Non ci sono già adesso le date per recuperare le partite, viste le tante competizioni e l’imminenza degli Europei. Allo stato attuale delle cose rimane tutto a rischio, anche se l’Uefa ha dichiarato che le competizioni europee proseguiranno a porte chiuse già a partire dalle sfide di martedì, mercoledì e giovedì.

Scudetto 2019-2020 non sarà assegnato

Insomma, domani la Juventus riprenderà la preparazione in vista di martedì 17 febbraio, quando si giocherà la sfida di ritorno degli ottavi di Champions League con il Lione (no alla soluzione Malta, si dovrebbe giocare allo Stadium a porte chiuse). Nel frattempo, per Maurizio Sarri e i suoi sarà quasi impossibile organizzare anche un’amichevole con una selezione di serie minori o del settore giovanile. Quanto al campionato, vi va verso la chiusura anticipata con la classifica che sarebbe cristallizzata all’ultima giornata completa, la 26°. L’ordinamento non conosce precedenti, ragion per cui difficilmente lo scudetto sarebbe assegnato ai campioni d’Italia. Inoltre, gi organi sportivi dovranno decidere se attuare ugualmente retrocessioni e promozioni, o se riazzerare tutto all’estate del 2019, ripartendo dai risultati ottenuti nella stagione 2018-2019. Di sicuro, l’Uefa vorrà i nomi delle squadre che dovranno partecipare alle prossime competizioni.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni