La numero 10 è mia, caos nello spogliatoio bianconero | Il nuovo attaccante detta le regole: tensione alle stelle

Arrivato nell’ultimo giorno di mercato, ha già preso le redini dello spogliatoio bianconero, la dirigenza lo premia con la maglia numero 10
L’ultimo giorno di mercato ha regalato alcune sorprese e colpi, da Vardy che ha firmato per la Cremonese a Raul Albiol che è diventato un nuovo giocatore del Pisa. Grande protagonista è stata la Juventus che ha messo a segno un doppio acquisto che ha rinforzato il reparto offensivo.
A disposizione di Igor Tudor saranno Zhegrova e Openda, protagonisti con le maglie del Lille e del Lipsia anche nelle competizioni europee e candidati a ritagliarsi un ruolo centrale nella trequarti bianconera.
I due nuovi arrivati si alterneranno ai confermati Kenan Yildiz e Francisco Conceicao in una zona nevralgica del campo, con un contributo importante da loro richiesto anche a livello realizzativo.
Il numero 10 turco è chiamato alla stagione della consacrazione, con l’ambiente che lo ha fatto sentire essenziale nel progetto e con Igor Tudor che lo ha motivato, ritenendolo dotato della classe adatta a guidare i compagni allo scudetto.
I bianconeri hanno chiuso il mercato con un doppio colpo
Il mercato si è concluso con il botto anche per l’Udinese. Dopo il blitz di San Siro, i friulani hanno chiuso per Alessandro Zanoli e Nicolò Zaniolo, innesti resi possibili dal passaggio di Sanchez al Siviglia, a costo zero a causa dei limiti operativi degli andalusi sul mercato, originati dello sforamento dei parametri salariali imposti dalla Liga, ma che ha permesso di risparmiare sull’elevato ingaggio del cileno.
Per Runjaic un inizio di campionato positivo e l’obiettivo di fare ancora la meglio nella sua seconda stagione al timone del club bianconero.

Appena arrivato e subito premiato con la maglia numero 10
La famiglia Pozzo ha deciso di dare una chance di rilancio all’ex talento della Roma, e per motivarlo gli ha concesso la maglia numero 10, una scelta che è stata contestata da molti, dati anche i recenti comportamenti inappropriati da parte dell’azzurro.
Un numero che pesa e che in passato hanno indossato giocatori del calibro di Totò Di Natale e Rodrigo De Paul. Zaniolo dovrà dimostrare di essere all’altezza, con l’obiettivo di tornare nel mirino della Nazionale, in un anno importante come questo, che porterà ai Mondiali. La classe non è mai stata messa in discussione, la giusta mentalità farà la differenza.
