LA JUVE HA PRESO DIEGO: il clamoroso retroscena di una delle trattative più clamorose I Venti milioni buttati
Diego è stato uno dei colpi principali della Juventus pre Conte, ecco svelato un curioso retroscena sul trasferimento del brasiliano a Torino
La Juventus post Calciopoli ha vissuto un periodo di assestamento prima di tornare a vincere con Antonio Conte in panchina, dando il via a un ciclo di nove campionati vinti di fila, un record per il calcio italiano.
Dopo il ritorno in serie A, i bianconeri hanno conquistato la qualificazione in Champions League per poi assestarsi al settimo posto, con alcuni cambi di panchina che non hanno sortito l’effetto sperato.
Tra gli acquisti più importanti di quella fase c’è stato quello di Diego, fantasista ingaggiato dal Werder Brema, una sorta di regista avanzato, schierato dietro le punte, dotato di un’ottima tecnica e visione di gioco.
A Torino disputerà una sola stagione ma dopo un esordio positivo, con una doppietta all’Olimpico contro la Roma e un assist decisivo per Iaquinta nel match casalingo contro il Chievo, non riuscirà a confermarsi nel corso di quell’annata, tanto da ritornare in Bundesliga l’estate seguente, stavolta al Wolfsburg.
Diego, un potenziale campione che fu acclamato dalla stampa e dai tifosi
Ma ciò che stupisce è la cifra che la Juventus investì per ingaggiare un giocatore che aveva impressionato in Germania e che approdò in Italia sotto i migliori auspici. La dirigenza mise sul piatto 27 milioni di euro per assicurarsi le sue prestazioni e l’accoglienza a Pinzolo fu delle grandi occasioni.
La speranza che potesse fare la differenza in fase offensiva si infrange di fronte a un calo di rendimento e l’illusione dettata da un inizio molto convincente. Tutta la squadra avrà una preoccupante flessione, con il settimo posto finale come conseguenza.
La Juventus e i brasiliani, un amore mai sbocciato
La Juventus storicamente non ha mai avuto un buon feeling con i brasiliani e in quella rosa militava un altro talento verdeoro che è ricordato più per le entrate da killer che per le prestazioni convincenti e si tratta di Felipe Melo.
Negli ultimi anni è diventato uno dei leader della retroguardia Danilo, che ha anche indossato la fascia da capitano, per poi tornare in patria dopo la rottura durante la gestione Thiago Motta.