Serie A 2014-2015

Juventus-Verona 4-0, pagelle: Morata c’è

Juventus-Verona 4-0, le pagelle. I campioni d’Italia fanno sembrare tutto facile anche in campionato contro l’Hellas e chiudono la pratica sostanzialmente in 7 minuti con i gol di Pogba e Tevez (il primo della sua personale doppietta). A parte i due top player, incoraggiante la prova di Alvaro Morata, che ha giocato 90 minuti al posto dell’amico Fernando Llorente.

Buffon S.V.: Su che base valutarlo? Praticamente non ha mai toccato palla.

Caceres 6+: Meno esplosivo rispetto a Napoli, ma comunque molto presente nelle doppie fasi di copertura e spinta.

Bonucci 6: Le uniche difficoltà arrivano dai suoi piedi. Preziosismi eccessivi.

Chiellini 6.5: Nasconde la palla a Toni, accompagna l’azione con frequenza ed inventa l’assist del 4-0 con una progressione formidabile.

Evra 6+: Niente di speciale, il solito discreto lavoro di accompagnamento in avanti e copertura dietro.

Marchisio 6.5: Pochi inserimenti in area, ma moltissimo lavoro sporco. Per il filtraggio dei palloni ed il pressing sull’avversario è forse l’unico indispensabile.

Pirlo 6-: Superficiale, approssimativo, in alcuni frangenti della gestione e poco incisivo al limite dell’area.

Pogba 7.5: Dal suo destro il bolide del vantaggio, dai suoi movimenti il velo per il raddoppio di Tevez, dal suo talento i lampi che hanno illuminato lo Stadium.

Pereyra 6.5: Non la brillantezza delle migliori serate (giovedì, per esempio), ma la rete del 3-0 e l’impegno costante.

Tevez 7.5: Meno appariscente del solito, ma, nell’effettivo, la infila due volte in 74 minuti. E ad un attaccante, di meglio, non si può chiedere.

Morata 7+: Due assist, tanta corsa e la generosità nel sacrificarsi per il bene della squadra. Manca un pizzico di cinismo in più sotto porta, ma il percorso di crescita procede sempre meglio.

Pepe S.V.

Giovinco S.V.

Padoin S.V.

Allegri 7: Impeccabile l’atteggiamento in campo e l’umiltà con cui sono stati evitati possibili errori di sottovalutazione. Sbloccarla nell’immediato ha sicuramente agevolato il lavoro, ma la pressione sull’avversario è stata costante per tutti i 90 minuti. Terza vittoria consecutiva, 5 punti di distacco sulla Roma e differenza reti che sorride come non mai: 13 a 2. Crisi finita (sempre se ce n’è stata una)?

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Pubblicato da
Alberto Zamboni