Juventus-Verona 4-0: interviste ad Allegri e Marotta

Juventus-Verona 4-0: Allegri e Marotta a Sky. C’è molta soddisfazione in Massimiliano Allegri dopo la partita vinta contro l’Hellas questa sera, che proietta i bianconeri a +5 punti sulla Roma. Dopo il 6-1 rifilato agli scaligeri in Coppa Italia, era importante mantenere alta la concentrazione e Allegri ci è riuscito: “Il merito va ai ragazzi. Ho a disposizione un gruppo con valori importanti, lo dimostra che per quattro anni sono in testa e inseguono un’impresa straordinaria. Non era facile dopo il 6-1 di giovedì, ci siamo ben comportati, salvo alcuni momenti in cui ci siamo addormentati. Però facciamo i complimenti al gruppo, che ha un grande spirito, e lo ha dimostrato anche chi gioca di meno. Sottolineo – prosegue ai microfoni di Sky Sport – che non abbiamo preso gol dopo 6 partite, era una cosa che mi faceva arrabbiare. Non abbiamo concesso nulla al Verona, un altro obiettivo è stato centrato”.\r\n\r\nAl di là di ogni discorso di mercato, dunque, il tecnico bianconero non può che essere soddisfatto di questo gruppo:\r\n

Lo sono sempre stato. Abbiamo margini di miglioramento, quando ci muoviamo tutti per gli altri è dura. Ci vuole concentrazione, ci addormentiamo a volte e corriamo qualche rischio. Però siamo primi, agli ottavi di Champions e ai quarti di Coppa Italia. L’unica cosa è Doha – ammette – , però abbiamo i mezzi per rivincere. Domani ci riposiamo e pensiamo al Chievo, gara molto importante da affrontare con equilibrio. Ci possono essere difficoltà, vedi Fiorentina, Samp e Inter, sembrava andare tutto male e che avevamo perso valore. Non è così, ci sta che dopo che passi agli ottavi di Champions paghi a livello mentale, paghi gli infortuni. Oggi chi ha giocato giovedì ha fatto bene.

\r\nAllegri ha poi qualche consiglio da dare a Morata, Pogba e Pereyra:\r\n

Morata ha qualità tecniche straordinarie. E’ arrivato dal Real, dove giocava poco, ha responsabilità diverse. Spesso gioca per il gol, stasera ha giocato da rifinitore. Deve trovare l’equilibrio, essere meno frenetico e più sereno. Giovedì, dopo una parata di Rafael, è uscito dalla partita. Deve capire che le gare durano 100 minuti, e che le occasioni ricapitano. Pogba? E’ ancora molto giovane. Sembra un veterano, ma ha 21 anni. Lui deve imparare, glielo dico spesso, dove si possono fare certe cose in campo, e dove no. Lui si piace molto, ed esagera un pochino. Oggi ha fatto bene, con un quarto di fatica senza lottare con tutti. Per vincere il Pallone d’Oro deve vincere una Champions, un Mondiale o un Europeo. Ha i mezzi per farcela. Pereyra? Sta crescendo molto. Non è facile arrivare alla Juve e giocare così. Ha faticato a momenti, poi è tornato su ottimi livelli. Giocando così abbiamo 5/6 centrocampisti, con Padoin che sfrutto anche da terzino. Un centrocampista servirebbe. Sennò abbiamo un paio di ragazzotti dietro che faremo crescere”.

\r\nPrima della partita, invece, aveva parlato il dg Beppe Marotta, incalzato principalmente sul calciomercato:\r\n

Far mercato positivo significa anche non andar dietro alle lusinghe dei grandi club. Pogba è appetito, ma ha resistito e cercherà di resistere. Noi vogliamo comprare giocatori importanti e non venderli. Non ci sono le premesse per ritenere che Pogba andrà in un’altra squadra, ma noi non possiamo fare concorrenza a certi stipendi. Zaza e Sturaro? Noi ci siamo resi conto che creare uno zoccolo duro di calciatori italiani è molto importante – risponde Marotta – , vogliamo continuare su questa strada. Abbiamo individuato i giovani migliori, è chiaro che cerchiamo di portarli alla Juve. Zaza è di proprietà del Sassuolo, Sturaro è tutto nostro ma è in prestito al Genoa. Vedremo cosa si potrà fare nei prossimi giorni. Siqueira? E’ un buon giocatore, però però non dimentichiamoci che abbiamo Asamoah che presto tornerà a disposizione. Dovremmo optare per un prestito e questo trova difficoltà per il club che ne detiene i diritti sportivi. Non penso andrà a termine questa operazione. Giovinco a Toronto? Noi non siamo a conoscenza di questa trattativa né ufficiosamente né ufficialmente.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni