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Juventus: tutte le ipotesi se Sarri venisse scaricato

Per ora il nome più gettonato è quello di Pochettino, Agnelli ha altri tecnici preferiti

Il destino della panchina della Juventus si deciderà solo al termine della stagione. Maurizio Sarri, come qualunque altro allenatore che si è seduto sulla panchina bianconera sarà giudicato dai risultati, ma deve essere chiaro sin da subito che tra la stagione 2019-2020 e 2020-2021 lo stacco di tempo sarà brevissimo e una nuova rivoluzione tecnica potrebbe non avere il tempo necessario per consumarsi. Il fatto che ieri siano circolate voci addirittura su un possibile traghettatore fino a fine stagione, significa una sola cosa, che una riflessione all’interno della dirigenza della Vecchia Signora ci sia.

Juventus: Pochettino meglio di Sarri?

All’indomani del pari col Sassuolo, Agnelli ha incontrato Paratici e Nedved, ma al momento l’ipotesi più accreditata è che con la vittoria dello scudetto Sarri sia confermato sulla panchina della Juventus. Se la situazione dovesse precipitare, invece, secondo voci provenienti dall’Inghilterra il nome più caldo sarebbe quello di Mauricio Pochettino, 48enne ex allenatore del Tottenham che ha ancora il numero 0 alla voce titoli vinti.

Secondo il Corriere dello Sport, i sogni di Andrea Agnelli rimangono Zinedine Zidane, fresco di 11° titolo sulla panchina del Real Madrid, e Pep Guardiola del Manchester City. Al momento entrambi sono saldamente in sella alle rispettive panchine e non hanno alcuna intenzione di cambiare, ragion per cui si dovrebbero valutare altri nomi. Qualcuno oggi ha fatto circolare il nome di Stefano Pioli, ex giocatore della Juve e che nonostante stia facendo molto bene al Milan, lascerà i rossoneri al termine della stagione.

Con Pirlo ci vuole pazienza

I tifosi gradirebbero invece un’immediata promozione di Andrea Pirlo, che è stato chiamato dal presidente della Juventus per allenare l’Under 23. L’ex maestro non ha però alcuna esperienza in panchina, nonostante sia fresco di patentino. Si tratterebbe di una sorta di salto nel vuoto che una società come quella torinese difficilmente prenderà in considerazione. Se ne riparlerà dopo uno-due anni di rodaggio con la seconda squadra.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni