Juventus, rivelazione Emre Can: “Avevo un tumore”

L’ex Juventus Emre Can si apre in un’intervista parlando di un periodo difficile in cui ha scoperto di avere un tumore.

Anche i calciatori e i nostri idoli in generale sono umani e per questo le loro vite non sono sempre rose e fiori. Spesso si trovano in situazioni difficili e momenti bui che vanno oltre il campo. Questo il caso di Emre Can che alla Juventus ha scoperto di essere malato di tumore.

Quando si viene colpiti da una malattia, specialmente stando costantemente sotto i riflettori, parlarne è tutt’altro che semplice. Qualcuno, come ha fatto Emre Can, riesce a dargli un senso e ad aprirsi solamente quando tutto è passato. Il centrocampista ex Juve ci ha messo del tempo ma è finalmente riuscito a rilasciare un’intervista e a parlare di ciò che ha passato con un pensiero speciale verso la Juventus che lo ha sempre sostenuto.

Photo by MARCO BERTORELLO/AFP via Getty Images

L’intervista: “Avevo un tumore alla tiroide”

Ecco le parole del centrocampista del Borussia Dortmund riguardo la sua malattia: “Avevo un tumore alla tiroide e mi serviva urgentemente un’operazione. Questo evento ha cambiato molto nella mia vita. Si possono avere tanti soldi, si può avere di tutto e di più, ma alla fine la salute è la cosa più importante”. Infine da un consiglio che può servire a tutti: “Fa parte della vita e consiglio a tutti di fare dei controlli. Non importa quanto crediamo di essere sani. Sono estremamente grato ai dottori. Mi chiamarono un paio di mesi dopo aver effettuato le visite mediche con la Juventus. Non sapevo nemmeno cosa stesse succedendo, non mi era mai capitato di sentir parlare di una tiroide. Non sapevo che potesse esserci un tumore. Il trasferimento a Torino è valso soltanto per questo”.

Nessuno è invincibile, ma bisogna essere forti

Molti calciatori hanno dovuto affrontare momenti difficili, Emre Can è solo l’ultimo di una lunghissima serie Basti pensare a ciò che è successo ad Eriksen, tutto sta nel sapersi rialzare. Ci sono giocatori che non hanno potuto farlo, tantissime le morti in campo, ma chi ci è riuscito ne è uscito più forte. Una cosa del genere non è come affrontare un infortunio ma la mentalità dev’essere la stessa: andare avanti e impegnarsi ogni giorno credendo di potercela fare. L’unica cosa che conta, insieme ovviamente alla fortuna che molti non hanno, è la forza di volontà.

Photo by Catherine Ivill/Getty Images

Purtroppo non tutti ne escono vivi ma chi ha la fortuna di riuscirci deve dare il buon esempio, pur continuando a lottare ogni giorno. Non sono i primi e non saranno gli ultimi casi ma si tratta di combattenti e solo per questo meritano un grande rispetto.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni