Juventus – Palermo 3-0: le pagelle

Inverte finalmente la rotta la Juventus, che dopo tre sconfitte consecutive negli ultimi tre incontri a torino, batte il Palermo con un secco 3 a 0. Rosanero che tentano di stare in partita, ma che vengono irrimediabilmente schiacciati alla distanza. Una vittoria d’orchestra per i bianconeri di Conte, che confermano i progressi effettuati nel corso delle prime settimane, nonostante i 22 giorni di digiuno da impegni ufficiali. Migliore in campo Claudio Marchisio, nota stonata Leonardo Bonucci.\r\n\r\nBuffon 7,5: un doppio intervento su Ilicic nel primo tempo confermano che la Juventus può contare ancora su Gianluigi Buffon. Nel primo caso si è trattato di un’uscita tempestiva; nel secondo di una bella parata in volo. Nel secondo tempo fa da spettatore non pagante, anche se gioca molto bene parecchi palloni con i piedi.\r\n\r\nLichtsteiner 7,5: una furia sulla fascia destra. Difende e riparte con la solita cattiveria agonistica rivelandosi una vera e propria spina nel fianco per il Palermo. Sarà un caso, ma da quando non ha più davanti Krasic, sembra irrefrenabile. Suo l’assist per il secondo gol di Matri.\r\n\r\nBarzagli 7: come sempre preciso e attento. Abbiamo quasi terminato gli aggettivi per certificare la qualità, l’affidabilità e la maturità raggiunte dall’ex Palermo, al momento uno dei migliori difensori italiani. Se non il migliore.\r\n\r\nBonucci 5: l’unica nota stonata della giornata. Sull’1-0 regala due pericolosissimi palloni al Palermo, uno dei quali potrebbe tramutarsi in gol se Ilicic non si impappinasse davanti a Buffon. Aveva iniziato benissimo, ma con il passare dei minuti, errore dopo errore, smarrisce la via. Lo Juventus Stadium non gli perdona più nulla, e ad ogni errore ormai sono sonori fischi. Peccato, pareva sulla buona via…\r\n\r\nChiellini 7: sontuoso e insuperabile, dalle sue parti non si passa. Qualche sbavatura ogni tanto gliela si può perdonare, in fase di disimpegno. In aggiunta mette al centro un pallone d’oro che Pepe insacca di testa per il gol dell’1-0. Ritrovato.\r\n\r\nPirlo 7: Mangia non prepara alcuna gabbia e lui ne approfitta per orchestrare il gioco della Juventus, andando spesso anche a recuperare qualche pallone importante. Unica macchia: una leggerezza nel finale che potrebbe costare caro alla difesa bianconera.\r\n\r\nVidal 7: corre come un matto andando a pressare qualsiasi cosa si muova sul terreno di gioco. Un indemoniato per tutti i 90 minuti che neanche i crampi riescono a fermare. In alcuni frangenti sarà pure poco bello da vedere, ma anche i compagni riconoscono il suo ruolo fondamentale nell’economia di questa Juventus.\r\n\r\nMarchisio 8: la maturazione è completata. Difende, recupera palloni, riparte, pennella… e segna. Davvero non sappiamo cosa chiedere di più a quello che si avvia a diventare il più forte centrocampista italiano.\r\n\r\nPepe 7,5: apre le marcature e continua per tutto il match a fare ciò che gli riesce meglio, correre avanti e indietro sulla fascia. L’impressione è che la cura Conte lo abbia trasformato da un buon giocatore in un ottimo giocatore.\r\n\r\nMatri 7,5: toccherà pure pochi palloni, ma si danna sempre l’anima e appena ha l’occasione buona la mette dentro. Diverso per caratteristiche rispetto a David Trezeguet, pare avere lo stesso fiuto del gol del francese.\r\n\r\nVucinic 6,5: solita croce e delizia, a tratti indisponente, ma quando accende la luce è capace di qualsiasi cosa. Gli manca il gol, ma segnare non è mai stato il suo punto forte. Per ora ci accontentiamo degli assist: quello per il gol di Marchisio, con velo di Matri, è da chapeau!\r\n\r\nQuagliarella (23’ st) 6: di incoraggiamento. Speriamo il centravanti campano possa piano piano ritagliarsi il suo spazio, soprattutto in vista di alcuni impegni ravvicinati. Per quel poco che abbiamo visto oggi sembra riuscire a tenere botta.\r\n\r\nPazienza (32 st.) 6: ordinato e preciso, entra per Marchisio con lo scopo di dare fiato alla difesa\r\n\r\nDel Piero (36 st) s.v\r\n\r\nConte 8: prepara benissimo la gara il tecnico bianconero, tenendo l’ambiente giustamente sulla corda, dopo 22 giorni di digiuno da impegni ufficiali. La Juventus tenta sempre di giocare palla a terra e alla lunga, il possesso continuato paga, poiché costringe il Palermo ad aprirsi inevitabilmente. Si contano davvero sulle dita delle mani i minuti nei quali il Palermo riesce ad impensierire la Juventus, per il resto è un monologo bianconero. Schema con centrocampo a tre collaudato, ritmo e pressing alti: Conte non ha che da continuare su questa strada.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni