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Juventus-Napoli: oggi 3-0 a tavolino, ma i partenopei rischiano altro

C’è la verifica sul rispetto dei protocolli e se De Laurentiis andrà al Tar…

Juventus-Napoli non è finita ieri sera con il triplice fischio dell’arbitro. Oggi il giudice sportivo, analizzato il referto del direttore di gara, che ha certificato la mancata presenza della squadra di Aurelio De Laurentiis all’Allianz Stadium, decreterà il 3-0 a tavolino in favore dei bianconeri. Inoltre, per la mancata presentazione, il Napoli sarà penalizzato di un punto. Il club partenopeo ha già preannunciato ricorso alla giustizia sportiva e anche a quella ordinaria. Sì, si parla già di ricorso al Tar, violando quella clausola compromissoria che aprirà ad altri scenari. Se i campani, infatti, usciranno dall’alveo della giustizia sportiva, rischiano altre penalizzazioni. È uno dei motivi, ricordiamo, per i quali la Juve rinunciò al ricorso al Tar nel 2006.

Juventus-Napoli: gli azzurri hanno violato i protocolli?

C’è però un’altra vicenda che andrà chiarita nei prossimo giorni. Come prevedono i protocolli, una volta venuti a contatto con dei positivi (i calciatori del Genoa prima e i positivi del Napoli stesso dopo), i tesserati del club partenopeo sarebbero dovuti finire in isolamento presso una struttura concordata con l’Asl di Napoli. Invece, Mertens (immortalato addirittura con la moglie in pizzeria) e soci sono stati mandati a casa con il rischio di alimentare altri contagi. Una leggerezza che potrebbe costare grosso al Napoli, poiché la violazione dei protocolli prevede sanzioni anche pesanti, in base alla gravità della violazione stessa.

Nello specifico, “in caso di violazione dei protocolli sanitari, i club rischiano un’ammenda, ammenda con diffida e anche la penalizzazione in punti”. E non è tutto, perché “la sanzione varia a seconda della gravità della violazione e di quanto sia stata messa a rischio la salute di giocatori, staff, arbitri e addetti ai lavori. Se dalla violazione del protocollo dovesse scaturire un positivo, allora la sanzione diventa la retrocessione”. Qualcuno in queste ore si sta concentrando sul dito, anziché guardare la luna.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni