Juventus-Monaco 1-0: interviste Allegri, Buffon e Jardim

Juventus-Monaco 1-0 – È un Massimiliano Allegri abbastanza soddisfatto quello che si presenta ai microfoni Sky nel post-partita: il tecnico bianconero chiarisce subito che se qualcuno si aspettava una goleada non ha capito nulla della partita. Il Monaco si è rivelato quell’avversario arcigno che altre squadra hanno scoperto pagando sulla propria pelle. In quest’ottica, l’1-0 assume una rilevanza superiore in vista del match di ritorno:\r\n

Il risultato? È buono, non abbiamo preso gol in casa ed è un piccolo vantaggio. Al ritorno sarà diverso, non sarà facile ma conosciamo meglio loro. Sono una squadra forte, che non attacca con tanti uomini ma lo fa bene. Inizialmente affrettavamo troppo i passaggi, subendo recuperi e ripartenze.

\r\nPirlo e Tevez, rientrati dall’infortunio, non sono sembrati al top: per la prestazione del regista, Allegri è comunque contento.\r\n

Buoni 70 minuti, considerando che era fermo da 50 giorni. In queste gare contano i calci da fermo, e uno come Andrea fa la differenza. In più, con la gara fatta nella loro metà campo, i suoi lanci potevano venir buoni. Infatti il rigore nasce da un lancio di Andrea. Al ritorno lui e Tevez, che era fermo da una settimana, staranno meglio.

\r\nDopo il vantaggio, la Juventus è tornata ad un più prudente 3-5-2:\r\n

Loro hanno inserito Berbatov – argomenta Allegri – , in vantaggio non dovevamo andare in molti davanti ma inserire fisicità per limitarli. Potevamo far meglio davanti, ma abbiamo sbagliato qualche scelta. Il risultato è buono, poi se qualcuno pensava di battere il Monaco 4-0 non considera i numeri: sono miglior difesa in Francia e Champions. In più non sono solo difesa, inizialmente abbiamo sofferto dietro. Son sempre ottimista, anche fossero più forti in casa. Dovremo comunque segnare da loro. Sono una squadra complicata, paradossalmente era più semplice col Borussia per modo di giocare. Loro sono consci dei loro limiti, difendono bene e ripartono. A volte devi fare qualche passaggio in più. Pressione iniziale? È normale quando sei ai quarti e sei favorito. Abbiamo sbagliato tecnicamente molto, c’era troppa fretta. Non dobbiamo perdere pazienza e serenità nel giocare, consci delle proprie forze”.

\r\nAnche capitan Gigi Buffon analizza il risultato ai microfoni Sky: di motivi per essere soddisfatti ce ne sono diversi.\r\n

La vittoria e non aver subito gol sono ottimi fattori per il ritorno. L’inizio ci siamo creati problemi, ma diamo merito anche agli avversari. Loro hanno messo in mostra le loro qualità, mentre noi abbiamo sbagliato disimpegni consentendo loro di ripartire in modo importante.

\r\nQuanto ad alcune dichiarazioni in merito alla sua carriera circolate nel pre-partita, il capitano della Juventus vuole fare alcune puntualizzazioni:\r\n

Sono il nemico del luogo comune, quando si dice che non si gioca fino a 38, 39… Uno deve smettere quando non si sente più lui. Non è il mio caso, posso sbagliare una partita come facevo fino a 20, 25, ma ci sta. Sì, sarebbe pure uno spreco (ride, ndr.). Sono sempre stato autocritico, quando percepirò il primo segnale di cedimento uscirò di scena. Non voglio fare brutte figure. Non devo venir qua a raccogliere complimenti. Se qualcuno lo dice, sarà la verità. Dico sempre, più anni hai e più devi dimostrare e mostrare meno fianco alle critiche. Voglio rendere omaggio con la vittoria a Piermario Morosini e Fabrizio Quattrocchi, che hanno reso omaggio allo sport e alla fierezza di essere italiani.

\r\nDurissimo nei confronti dell’arbitraggio, il tecnico del Monaco, Leonardo Jardim, che contesta ovviamente l’episodio del rigore concesso a Morata:\r\n

Certo il Monaco ha fatto un gioco equilibrato un buon gioco nei primi venti minuti ha dominato e nei venti minuti del secondo tempo, ha subito una sconfitta immeritata ha subito un rigore inesistente, speriamo che non sia influente per la qualificazione. Amo la giustizia, diritti e doveri dovrebbero essere per tutti, sono deluso, grazie al nostro gioco siamo riusciti ad arrivare ai quarti e il risultato non è lo specchio di quanto successo, risultato deciso da una decisione sbagliata.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni