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Juventus calciomercato: Vidal si offre, ma rischia 10 anni di carcere

Juventus calciomercato: Arturo Vidal è uno di quei nomi che evoca sempre ottimi ricordi nella memoria dei tifosi bianconeri e ora che il suo nome viene accostato nuovamente alla Vecchia Signora, sui social i supporters sono letteralmente scatenati. Dopo l’arrivo di Carlo Ancelotti a Napoli, i media internazionali si sono scatenati parlando di un possibile ritorno in Italia del 31enne nazionale cileno, ovviamente sponda azzurra. Ora, però, secondo calciomercato.com, lo scenario sarebbe cambiato e Vidal si sarebbe offerto proprio alla Juve, squadra nella quale ha giocato per quattro anni conquistando altrettanti scudetti.

Uno scenario assai suggestivo, ma assai poco praticabile allo stato attuale. Se è vero, infatti, che la Juventus sia a caccia di centrocampisti per rafforzare un reparto che ha evidenziato dei limiti nelle ultime stagioni, Vidal non sembra essere il profilo più adatto. Innanzitutto non è più un ragazzino e inoltre proprio in questi giorni il dg Beppe Marotta ha ribadito di non credere molto ai cavalli di ritorno. Per di più, anche dopo la cessione al Bayern, il cileno ha continuato ad avere una vita abbastanza movimentata lontano dai campi da gioco, uno dei motivi per i quali i bianconeri lo avrebbero ceduto senza troppi patemi.

Juventus calciomercato: Vidal, perché no

L’ultimo episodio lo vede accusato assieme al fratello Sandrino di lesioni corporali. L’episodio risale a settembre del 2017, quando Vidal è stato coinvolto in una rissa in discoteca a Monaco di Baviera: secondo quanto riporta la stampa tedesca, la Procura del posto avrebbe richiesto il rinvio a giudizio del calciatore, che se giudicato colpevole potrebbe essere condannato a 10 anni di galera. Lo spiacevole episodio sarebbe avvenuto dopo la partita vinta dal Bayern contro il Mainz. Insomma, i tifosi della Juventus sono legati a Vidal da trionfi e battaglie dalle quali il ragazzo non si è mai tirato indietro, ma oggi sono più le controindicazioni al possibile affare.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni