Editoriali

Juventus 2 – Catenacciari piagnucolosi 1

Confesso che mi sono rotto di scrivere di questi malati di mente degli antijuventini. Tutti bravi a lamentarsi anche a torto quando gli danno cose contro, tutti molto bravi a minimizzare quando le cose sono a favore. I Milanisti come una qualsiasi squadra di terza categoria pare abbiano distrutto gli spogliatoi dello Stadium, e mi scuso con i giocatori delle squadre di terza categoria. Non mi pare noi all’andata abbiamo fatto altrettanto pur avendo perso una partita, quella sì per un vero torto. Spero la Juventus mandi il conto al Milan o che il Milan si offra di pagarlo se hanno ancora un minimo di decenza. Oggi i tifosi del Napoli ci hanno messo uno striscione a scherno dei nostri rigori e ne hanno avuti due, entrambi inventati, a favore. Sarri e De Laurentis han sorvolato, Nicola poveraccio penultimo in classifica ha dato una lezione di stile a tutti quanti a 90esimo minuto. Ed è curioso se non emblematico che abbia più stile l’allenatore del Crotone di tutti gli altri. Siamo veramente alla frutta. Top per distacco Pioli dopo una partita vinta 7-1 sbloccata fra l’altro da un rigore simile a quello dato alla Juve dichiara : ”In italia si ha la cattiva abitudine di parlare degli arbitri”. Intanto direi che dopo un 7-1 a favore sanno fare gli stilosi tutti e poi invece del ”si ha” almeno dire un ”abbiamo” visto il casino fatto dopo Juventus-Inter mi sembrava proprio il minimo. Il calcio italiano è morto. E’ morto da tempo. Dovremmo andarcene a giocare in un altro campionato. Un campionato tipo Premier League. Ne abbiamo mezzi tecnici ed economici. Questi senza di noi diventano un campionato tipo la Bielorussia e nel giro di tre anni al massimo dichiarano bancarotta. Pensiamoci. Liberarci per sempre da questi malati di mente.

Venendo alla partita, la Juventus ha strameritato di vincere. Se ci fosse stato un arbitro piu’ corretto avrebbe dato i due rigori prima su Dybala e per fallo di Bacca, e probabilmente avrebbe espulso Pasalic almeno due volte graziato da un secondo giallo e poi opportunamente sostituito da Montella. Se ci fosse stata la tanto decantata Var il gol di Bacca sarebbe stato annullato in quanto fuorigioco di 20 cm. La macchina poi non fa sconti se sono 1 o sono 20, sempre fuorigioco è, e quindi sarebbe stato annullato. Aldilà di tutto questo la Juventus ha preso un palo e una traversa. Non so chi era e non mi interessa neppure saperlo ma uno del Milan ha salvato una palla che stava entrando quasi sulla linea di porta e Donnarumma ha fatto almeno 5-6 interventi prodigiosi. Il Milan ha fatto schifissimo. Ripeto schifissimo, perché solo schifo sarebbe riduttivo. Ha creato nel nostro stadio meno del Crotone e del Palermo. Hanno giocato tutti nella loro metà campo in stile catenaccio di Nereo Rocco e Montella mi chiedo se fosse sobrio quando nelle interviste ha detto che alla fine pensava di poterla vincere. Non so su quale canale ha visto la partita ma non hanno proprio mai dato l’impressione di poterla vincere, anzi si è avuta la sensazione che potessero capitolare da un momento all’altro. Tutto il Milan è stato due ripartenze di cui una il gol, come si è detto, e un tiro che Buffon ha deviato in angolo. Tutto qui il Milan che si è arrabbiato fino a farsi scoppiare il fegato per un misero punticino che stava strappando via sudando sette camicie. Sono stati presi a pallonate dal primo all’ultimo minuto. Chi non dice questo mente sapendo di mentire.

La Juventus mi è piaciuta molto. Anche se non avesse vinto ne ho apprezzato trame e soluzioni offensive. Nonostante alcune assenze pesanti: Chiellini, Cuadrado e Mandzukic. Se non fosse stato per Donnarumma, in grande spolvero, il risultato giusto sarebbe stato 3-4 a zero. Poi si c’è stata un poco di imprecisione e fretta sotto porta, soprattutto da parte di Pjaca che è giovane e si farà. Uno sbandamento di Barzagli che invece è anziano e va perdonato. Ma aldilà di queste due cose, solo tanta Juventus, che anche con un 1 a 1 avrebbe senza sé e senza ma, meritato la vittoria. Tutto il resto sono chiacchiere da Bar.

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Pubblicato da
Alessandro Magno