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La Juventus con un solo italiano in campo? Il motivo è evidente

La Juventus in campo con un solo italiano dal primo minuto a Verona, Giorgio Chiellini, fa assai rumore. Sì perché ai colori bianconeri sono indissolubilmente legati i successi della nazionale azzurra. Quando la Juve ha un gruppo di italiani forti, la nazionale vince o comunque ottiene risultati importanti, è storia. Che al Bentegodi ci fosse solo Chiellini a rappresentare la bandiera per conto della Juve, assume pertanto un significato importantissimo.

È pur vero che a gara in corso sono subentrati Bernardeschi, Barzagli e Marchisio, così come è altrettanto vero che non erano disponibili per infortunio Buffon e De Sciglio, due che avrebbero sicuramente giocato titolari. Comunque sia, il ricambio generazionale in corso all’interno del club bianconero sembra aver cambiato leggermente direzione: il capitano, infatti, sarà sostituito sicuramente da Szczesny, mentre a centrocampo con la parabola discendente di Marchisio la dirigenza sta guardando soprattutto al mercato estero (Emre Can).

La Juventus punta sui migliori

In estate sbarcheranno sicuramente a Torino i due “bergamaschi” Caldara e Spinazzola, ma non si tratterà comunque di “top player”, almeno per ora. A meno di sorprese, l’ossatura della Juventus 2018-2019 sarà composta prevalentemente da stranieri: Pjanic, lo stesso Szczesny, Benatia, Matuidi, Khedira, Higuain, Dybala, Douglas Costa, Mandzukic… Saranno loro i giocatori deputati a fare da chioccia alle nuove leve bianconere. Molti evidenziano questo aspetto parlando di un’inversione di rotta da parte della dirigenza bianconera, che avrebbe deciso di puntare più sugli stranieri che sugli italiani. In realtà, gli italiani la Juventus li segue eccome, li tessera e cerca di farli crescere in club amici. Sì, perché ci sono tanti giovani promettenti, ma di campioni affermati in grado di competere ad alti livelli in Europa e nel mondo ce ne sono davvero pochi.

Il ricambio generazionale nel calcio italiano è in salita e fino a quando non ci sarà una nuova generazione di Totti, Del Piero, Vieri, Inzaghi e soci, all’estero ci sarà sempre di meglio. Se l’Italia non è andata ai Mondiali, un perché ci sarà e la Juventus ha il dovere di puntare sui migliori per primeggiare, quale sia la loro provenienza poco importa.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni