Juvemania: Pjaca blindato dall’agente, Barzagli annuncia il rinnovo

Due importanti notizie di mercato per la Juve: Marko Naletilic conferma che Pjaca non si muoverà da Torino, mentre Barzagli prolungherà

JuvemaniaMarko Pjaca è vicino al rientro in prima squadra per rimanervi anche nella seconda parte della stagione. Nessuna possibilità che venga ceduto in prestito dunque, il croato gode della fiducia della società bianconera e di Massimiliano Allegri, che lo inserirà nella lista Champions per la fase ad eliminazione diretta.

“Mi hanno chiamato dall’Inghilterra, dalla Germania, dall’Italia e dalla Francia – dichiara oggi Marko Naletilic, agente di Pjaca – . La Juventus però non vuole nemmeno ascoltare proposte, Allegri ha sempre avuto parole importanti per Pjaca e questo sarà un ulteriore stimolo. Marko mi dice che si sente bene ed è pronto a rientrare, per fare qualche minuto partendo dalla panchina”. Insomma, il rodaggio con la Primavera di Dal Canto è finito: dopo quattro partite e due gol, l’ex Dinamo Zagabria è ormai pienamente recuperato.

Juvemania: Barzagli fino ai 38

Sarà ancora in campo il futuro di Andrea Barzagli, 37 anni a maggio prossimo: nonostante si parli da tempo di un futuro da dirigente della Juventus, la ‘Roccia’ conferma oggi di essere vicino al prolungamento di contratto come calciatore. Giocherà con la Vecchia Signora almeno fino al raggiungimento dei 38 anni. “Parleremo nel prossimo periodo – le parole di Barzagli riportate da Juventus.com – , nelle prossime settimane, dell’argomento rinnovo. C’è la voglia di continuare, da entrambe le parti. Vedere se il fisico regge, allenarsi con costanza e fare una vita da professionista. Questo secondo me è il “segreto” per andare avanti tanto tempo. Poi, quando si vede che fisicamente non si hanno più le risposte giuste, è ora di smettere”.

Barzagli ha parlato a margine dell’allenamento anche del momento della Juve, della lotta scudetto e della ritrovata solidità difensiva.

“Ci sono quattro squadre davanti che fanno cose straordinarie. Nessuno perde terreno, e arriverà in fondo chi sbaglierà meno, avrà più continuità e saprà perdere meno punti con le “piccole”. Abbiamo una rosa molto forte – sottolinea – , non sta a me dire se siamo i più forti di tutti, ma stiamo facendo un’ottima stagione come negli altri anni. La difesa è quanto ci ha fatto distinguere da tutti in questi sei anni. La fatica e il sacrificio fanno la differenza: per esempio, contro il Napoli, il chilometraggio degli attaccanti è stato altissimo, significa che sono stati i primi a dare una mano. E anche l’Inter – evidenzia – , che ha giocatori importanti davanti, ha avuto poche occasioni contro di noi. Stiamo lavorando bene, tutti insieme. C’è molta duttilità, e la fiducia permette di giocare con disposizioni differenti”.

Curiosamente, l’ermeticità difensiva è coincisa con il ritorno a grandi livelli di Benatia. Quanto a Dybala, invece, presto tornerà a giocare da campione.

“Abbiamo sempre puntato su Benatia, e tutt’ora è così. Se lui capisce che è un punto fermo per noi è un giocatore imprescindibile. Prima c’era Leo, lui è sullo stesso livello, facciamo tante rotazioni e c’è fiducia in tutti: chi gioca, come Medhi, fa sempre bene. Dybala è sereno, vive questo periodo normalmente, come quando segnava tanti gol. Lui ha molta pressione addosso, ma basta poco per far scattare tutto, e ricominciare a segnare con continuità. Periodi più difficili capitano a tutti, specie quando sei più giovane, e non hai la maturità per viverla come li affronterebbe una persona più avanti con gli anni”.

Infine, una battuta sulla Champions, che rimane al momento una “coppa maledetta”.

“Ci teniamo tutti: siamo passati da un periodo in cui era un sogno, a quello che è ora, cioè una realtà, un torneo nel quale possiamo giocarcela per arrivare in fondo, come abbiamo fatto due volte in tre edizioni. L’importante è passare il girone, e poi andare più avanti possibile. Certo – ammette – , spiace perdere le finali, ma intanto è bello e importante giocarle, e prima o poi le si vince”.