Calciomercato Juventus

Juvemania calciomercato: Guardiola chiama Lichtsteiner, Lapadula e Di Francesco bianconeri

Juvemania calciomercato – Secondo il ‘Mundo Deportivo’, Stephan Lichtsteiner potrebbe lasciare la Juve al termine degli Europei di Francia. Dopo le voci relative a PSG e Chelsea, però, stavolta a chiedere l’esterno destro elvetico sarebbe stato il Manchester City. Il nuovo allenatore, Pep Guardiola, sarebbe letteralmente innamorato del pendolino elvetico.\r\n\r\nDa quando è stato acquistato Dani Alves, ovviamente, a Torino le cose per lui sono cambiate. Dopo il dualismo con Cuadrado, che lo ha visto uscire vincitore, il prossimo anno Lichtsteiner potrebbe accomodarsi spesso in panchina. Alla Juventus dal 2011, l’ex Lazio ha un solo anno di contratto e per 8 milioni di euro potrebbe essere ceduto. Ufficialmente Marotta lo considera incedibile, ma nelle prossime settimane potrebbero esserci importanti novità.\r\n

Juvemania calciomercato: Lapadula e Di Francesco OK

\r\nManca ormai poco: Gianluca Lapadula avrebbe scelto la Juventus che a sua volta lo girerà in prestito al Sassuolo. L’attaccante di 25 anni, quest’anno al Pescara, sta riflettendo, ma di fare la panchina ad Higuain non ne ha intenzione. Al Napoli, altro club che lo segue da tempo, sarebbe sicuramente panchinaro, mentre al Sassuolo giocherebbe con continuità e in Serie A. Nelle ultime ore si è inserito anche il Milan, con l’obiettivo di girarlo al Genoa per un anno. Ancora poche ore, poi si conoscerà la decisione ufficiale del calciatore: la Juve è in pole, indiscutibilmente.\r\n\r\nQuanto a Gianluca Caprari, invece, sarà acquistato anch’egli e lasciato in prestito un altro anno al Pescara. Nel frattempo, la Signora ha acquistato dal Lanciano anche Federico Di Francesco, figlio del tecnico del Sassuolo. Il prossimo anno giocherà in prestito al Bologna, secondo ‘Gazzamercato’. Con gli emiliani, dunque, la società torinese continua una collaborazione che potrebbe portare presto qualche calciatore rossoblu in maglia bianconera.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni