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Juve-Verona 2-0: promossi i nuovi acquisti, gioca bene anche Rabiot

Il giudizio di Dio dopo la vittoria targata Vlahovic – Zakaria

Juventus-Verona: buona la prima di Vlahovic e Zakaria, prestazione maiuscola di Morata, positivo anche il francese.

SZCZESNY 6 – Sempre lì ad apprendere per passare l’esame per entrare a corte della dinastia dei Ming e alla fine della carriera calcistica diventare un burocrate del regno. Nel frattempo legge l’ultimo numero della trilogia di Zagor che se la deve vedere contro Mortimer: il suo sdegno si palesa nella smanacciata all’80esimo. Possibile che dopo 700 e passa avventure in cui ha difeso tutti, come un boccalone, basti un semplice morto con la testa spaccata a metterlo sotto accusa? Non ci crede nemmeno il Trap, che ha stroncato la storia su Twitter.

DANILO 6.5 – Il mezzo voto in più è per il tacco in area; sembrava quasi Orietta Berti con il vestito azzurro; un po’ fata turchina, un po’ bomboniera, un po’ carnevale di Viareggio.

DE LIGT 6.5 – Non si passa. In settimana preso dalla lettura del libro Congo, di van Reybrouck, non è andato nemmeno alla cena del giovedì sera, a casa di Allegri, con fagioli e cotiche, per rinfrancare il corpo, a cui è seguita la lettura di poesie, fino all’alba, per il ristoro della mente; serata conclusa con la gara di rutti, per il ristoro dello spirito.

CHIELLINI 6.5 – Sarà che la ottuagenarietà si avvicina, o comunque è un anno più vicina, eppure festeggiare e caricare tutti i compagni dopo ogni palla respinta, mi sembra eccessivo. O sarà che io sono legato a quella sobrietà monastica propria di Montero che prima di una partita leggeva il breviario

RUGANI 6 – Il voto lo merita per rinuncia. Aveva programmato maratona di Sanremo del passato, ordinato la pizza tonno e cipolla e invece all’ultimo Allegri lo ha convocato; ha pagato la pizza ed è andato allo stadio.

DE SCIGLIO 6.5 – Il film di Stallone Bullett in the head non sarebbe nemmeno male, i distributori italiani hanno pensato bene di dargli un nome da spot televisivo: Jimmy Bobo, invece del più tradizionale Bubi; ma infatti dopo il gol con la Roma, come fare a credere che farà meglio?

ZAKARIA 7 – Nei primi 3 minuti non ne azzecca una e il tifoso congiunge le mani e prega. Quando esce dopo un colpo alla schiena, il tifoso intona i segreti dolorosi del rosario mariano; Allegri protesta con il padreterno e rilegge il libro di Elia: “Santissimo Padre, a centrocampo 1 buono ne avevamo, me lo strappi così dal campo…”

MCKENNIE SV – Ipotermia, aereo cancellato, televisione Nordmende in bianco e nero, gol con la nazionale, pizza ananas e prosciutto. Sarà per la prossima.

ARTHUR 6.5 – Ogni tanto si ferma a riflettere; sta scrivendo un libro per quando finirà la carriera calcistica e: il sommelier dello spazio; rischia di perdere la palla, ma chi se ne frega del calcio se riuscirà a cesellare meglio le sue pagine. Resta il dubbio che sia la sua autobiografia.

RABIOT 6.5 – Quando fa bene, bisogna dirlo. Durante la sosta ha fatto tutti i compiti, ha mangiato la minestra, è andato a fare la spesa e ha portato indietro il resto a sua madre ed è riuscito anche a tirare in porta.

DYBALA 6.5 – Strappare lungo i bordi (la serie di Zerocalcare) mi è discretamente piaciuta: ha delle battute divertenti e dei momenti toccanti eppure la sua indecisione cosmica nel prendere la pizza mi ha costretto a ripensare alla battaglia per gli istinti primari: spesso quando la Juve di Allegri addormenta la partita, perché devo rimanere a tifare, se posso andare a dormire?

CUADRADO SV – Entra quando al turno di Risiko tocca a quello che ha appena messo sul tabellone una montagna di carri armati e ci mette un’ora a espletare il suo turno. E siccome è troppo tardi, si riprende domani.

MORATA 7 – La grande abbuffata: Mastroianni, Tognazzi, Noiret e Piccoli. E lui che sguazza via e inventa. Speriamo che non sia fuoco di paglia ma filotto che si inspessisce fino a fine anno.

VLAHOVIC 7 – Mezzo voto in meno; ma solo perché non basta leggere la biblioteca dei libri non pubblicati di Allegri per essere già a metà dell’opera: l’allenatore geniale, storia del nuovo pronome, storia di chi attacca e di chi difende, storia dell’allenatore richiamato. Ne dovrà mangiare di pane tosto.

KEAN SV – Sarà che c’è entusiasmo ma tira.

ALLEGRI 6.5 – Con il televoto aveva premiato Gianni Morandi, dando il secondo posto a Orietta Berti e il terzo lo aveva deviato su Ivana Spagna: quindi è stato squalificato; Ivana Spagna non era al festival, ma lui continua a confonderla con Orietta Berti. Stesso problema che ha con Mandzukic e Rabiot; ma si, altezza mezza bellezza.

TENET IN THE DARK – Potrei parlare per qualche minuto del rigore non assegnato a Vlahovic, oppure dilungarmi per ore e ore sulla rimessa invertita che al 72esimo avrebbe potuto cambiare il corso della partita.

E invece volevo ringraziare l’oculata dirigenza, che ci ha regalato uno sforzo immane per spingerci a lottare per la champions, e quindi preparo la mia bella scala, per arrampicarmi, dopo le dure critiche ad Arrivabene e a Cherubini, sul carro del vincitore.

Sia ben chiaro che i nuovi due acquisti devono ancora dimostrare tutto. E ce ne sono due che brillarono alla seconda partita di campionato, per poi essere rispediti al mittente sperando che non tornassero mai indietro. Dita incrociate.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni