Editoriali

Juve-Torino 2-1: la Signora piega in extremis le corna del Toro

In rimonta, la Juventus supera il Torino nel derby della Mole

Bisognava prendere il Toro per le corna, e così è stato. Sì, ma quanta fatica per battere il buonissimo Torino di mister Giampaolo: 2-1 all’Allianz Stadium il risultato finale. Nonostante i sudatissimi tre punti, tutto sommato mediocre la prestazione della Juventus nel derby della Mole. Già fin dai primi scampoli di gara i Bianconeri faticano enormemente a creare pericoli dalle parti di Sirigu. Madama inconcludente, improduttiva, estremamente imprecisa dal punto di vista tecnico, perdente nei duelli fisici e poco reattiva sulle seconde palle, al cospetto di un undici assai compatto, schierato in fase di non possesso con dieci uomini dietro la linea della palla e con due linee strettissime e raccolte in 25-30 metri, nonché prontissimo nello sfruttare l’attacco della profondità tramite verticalizzazioni fulminee, in particolar modo nelle transizioni positive.

E a proposito delle prime battute del match, ecco che arriva il gol dello 0-1, dopo dieci minuti scarsi, del difensore Nkoulou. Poi, subito dopo, è Szczęsny a salvare sull’ex Zaza, a tu per tu con il portierone polacco. Al rientro sul manto erboso il leitmotiv tecnico-tattico non cambia in maniera radicale. Poco prima del quarto d’ora della ripresa Cuadrado sigla il pareggio, ma in realtà la rete è annullata in seguito a un controllo al VAR. Invece, il gol dell’1-1, quello buono, porta la firma di Weston McKennie, subentrato a partita in corso. Raggiunta la parità, la Vecchia Signora cresce e sembra più viva, anche nel macinare gioco. Quindi, quasi all’ultimo respiro, è Leo Bonucci a trafiggere Salvatore Sirigu per il definitivo 2-1. Nel frattempo, ci avevano provato Chiesa e Dybala, vicinissimi a depositare il pallone in fondo al sacco, ma con scarsi risultati.

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Juve-Torino: bianconeri senza continuità

In questo momento la Juve è un’altalena, a volte accelera, a volte frena. E questo, purtroppo, non depone per nulla a favore di Andrea Pirlo e dei suoi ragazzi, perché urge trovare una certa continuità di prestazioni e di risultati per evitare grossi problemi nell’immediato futuro. Al netto di tutto i tre punti servivano come l’aria per rimanere in scia, ma è doveroso riconoscere che la strada verso il definitivo e tanto anelato salto di qualità è ancora molto lunga.

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Pubblicato da
Stefano Dentice