Juve, ora il Siviglia: i maestri dell’Europa League

Dopo aver eliminato anche lo Sporting, la Juve si ritroverà il Siviglia sul proprio cammino verso la finale di Budapest. A sorpresa gli spagnoli hanno superato il Manchester United e saranno loro gli avversari dei bianconeri in semifinale.

Il pareggio per 1-1 contro lo Sporting ha permesso alla Juve di accedere alla semifinale di Europa League. I bianconeri tornano in questa fase di una competizione europea dopo 6 anni, dalla stagione 2016-17 in Champions League. E tornano a giocarsi la qualificazione alla finale di Europa League dopo 9 anni, quando nel 2014 si fermarono ad un passo dall’ultimo atto – che si sarebbe giocato in casa allo Stadium – contro il Benfica. Quella stagione a trionfare fu il Siviglia, prossimo avversario sul cammino verso Budapest. Andata l’11 maggio a Torino, ritorno in Spagna 7 giorni dopo.

Juve, ora il Siviglia: gli spagnoli sanno esattamente come si vince l’Europa League

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(Photo by Gonzalo Arroyo Moreno/Getty Images)

A sorpresa di molti – ma non di Max Allegri – il Siviglia ha avuto la meglio sul Manchester United, fino a ieri favorita numero uno alla vittoria finale. Un po’ di fortuna a Old Trafford, con due autogol dopo essere andati sotto 2-0, gli spagnoli hanno schiantato i Red Devils 3-0 al Sanchez Pizjuan. E si confermano i maestri di questo torneo che hanno vinto 6 volte – nessuno meglio di loro. Da quando nel 2009 è la Coppa Uefa è diventata Europa League, gli andalusi si sono imposti 4 volte di cui tre consecutive e l’ultima nel 2020, battendo l’Inter in finale.

Stagione altalenante quella del Siviglia, perché in Liga la squadra è al 14esimo posto, a +7 dalla zona retrocessione. Due esoneri, quelli di Lopetegui e di Sampaoli, con Mendilibar subentrato il 21 marzo scorso. Squadra comunque di qualità, con vecchie conoscenze della Serie A come il Papu Gomez, Ocampos e il Coco Lamela, oltre alla meteora dell’Inter Alex Telles e l’ex Milan Suso. Il faro è Ivan Rakitic, trionfatore nel 2014 allo Stadium e a segno contro la Juve l’anno successivo nella finale di Berlino con la maglia del Barcellona, ma ci sono anche altri giocatori di livello come il portiere Bono – super ai Mondiali in Qatar col Marocco -, l’eterno Jesus Navas e i Campioni del Mondo Acuña e Montiel.

Formazione ideale

(4-2-3-1): Bono; J. Navas, Badè, Marcao, Acuña; Fernando, Gudelj; Suso, Rakitic, Lamela; En Nesyri. All. Mendilibar.