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Juve, Monchi lancia la sfida: “Il Siviglia può vincere”

Il ds degli andalusi si proietta verso la sfida di Europa League contro i bianconeri che vale l’accesso alla finale di Budapest.

Il ds del Siviglia Monchi pensa già alla sfida con la Juve. Giovedì è in programma la semifinale di andata di Europa League a Torino e l’ex dirigente della Roma analizza il confronto.

Giovedì prossimo è in programma l’andata delle semifinali di Europa League fra Juve e Siviglia. All’Allianz Stadium i bianconeri cercheranno un risultato positivo per affrontare la trasferta in Spagna nella maniera migliore e per avvicinarsi alla finale di Budapest. Contro gli andalusi sarà tutt’altro che semplice, visto che hanno eliminato i favoriti del Manchester United e sono i massimi esperti della competizione, avendola vinta 6 volte.

Nel Siviglia ci sono tanti ex della Serie A che hanno già giocato contro la Juve, in campo e fuori. Dopo due anni nella dirigenza della Roma, Monchi è tornato in Andalusia, dove ha vissuto tutta la sua carriera da calciatore e quasi tutta quella da direttore sportivo – ad eccezione dell’esperienza in giallorosso. E sulle pagine di Tuttosport il ds anticipa la sfida in una lunga intervista.

Monchi: “Per la Juve sarà difficile. Chiesa speciale, avrei voluto prendere Bremer”

(Photo credit should read CRISTINA QUICLER/AFP via Getty Images)

Dopo aver eliminato a sorpresa lo United, ora per il Siviglia c’è la Juve: “Credo che siano favoriti” dice Monchi, “ma abbiamo già battuto squadre più forti di noi. Questa è la nostra storia, perché non dovrebbe ripetersi?”. Gli andalusi in Liga stanno avendo diverse difficoltà, un po’ come i bianconeri in Serie A: “Per loro vincere l’Europa League sarebbe importante così come per noi. Però siamo sempre stati in grado di superare ostacoli difficilissimi e abbiamo la convinzione di poterlo rifare“.

Grande rispetto per la Juve: “Se guardi la loro formazione titolare sono tutti forti. E se guardi la panchina pensi la stessa cosa. Uno dei calciatori che più mi ha impressionato anche quando ero in Italia è Federico Chiesa. Per me è speciale. E la scorsa estate avrei voluto prendere Bremer, ma è stato impossibile”.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni