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Juve-Milinkovic-Savic ancora possibile: “Può essere ceduto”

È direttamente il ds della Lazio Tare a parlare della possibilità di una separazione fra il serbo e i biancocelesti.

Milinkovic-Savic torna in ottica Juve. Nonostante le varie vicissitudini i bianconeri non perdono d’occhio il discorso legato al prossimo mercato e registrano le dichiarazioni di Igli Tare sul futuro del serbo.

Il futuro della Juve è avvolto da una fortissima incertezza. Dopo la sentenza della Corte d’Appello Federale che ha comminato 10 punti di penalità in classifica, i bianconeri hanno abbandonato le residue speranze di agguantare un posto nella prossima Champions League, in attesa di sviluppi per il filone legato alla manovra stipendi. La debacle di Empoli è stata solo la punta dell’iceberg di una stagione che deve finire al più presto. Poi si penserà alla prossima, fra mercato e scelte tecniche che dovranno dare una svolta decisa rispetto agli ultimi due anni.

Mercato Juve, Milinkovic-Savic può lasciare la Lazio. Tare lo ammette: “Legame forte ma può succedere di tutto”

(Photo by Marco Rosi – SS Lazio/Getty Images)

Uno dei nomi sempre caldi in ottica Juve è quello di Sergej Milinkovic-Savic. Il serbo continua a non rinnovare con la Lazio e le voci su una sua prossima cessione aumentano. Questa volta è direttamente il direttore sportivo biancoceleste Igli Tare a parlarne direttamente e apertamente: “Per il bene di tutti quest’estate ci siederemo attorno a un tavolo e ne parleremo” ha dichiarato a Sky Sport. E ha aggiunto: “Milinkovic ha un legame forte con la Lazio e ha affetto verso il mister e la società. Può succedere di tutto. Anche che venga ceduto a un’altra società”.

Dunque, apertura decisa verso la cessione la prossima estate. La Juve è alla finestra ma con tutte le questioni extracampo al momento resta difficile una trattativa. Nelle ultime ore sono in rialzo le quotazioni del Milan, ma dalla Premier League Manchester United e Newcastle sono in agguato. La richiesta della Lazio si è abbassata e ora bastano 30 milioni.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni