Juve, buona la prima: Milan ko ai rigori

La Juve vince la prima partita stagionale avendo la meglio sul Milan. Nel match di Los Angeles i bianconeri vanno sotto due volte e rimontano, conquistando il successo ai calci di rigore dopo il 2-2 dei tempi regolamentari.

Prima vittoria stagionale per la Juve. Ai calci di rigore, ma pur sempre una vittoria. Dopo la cancellazione del match contro il Barcellona, i bianconeri esordiscono nella tournée negli Stati Uniti contro il Milan. 2-2 nei tempi regolamentari, con successo nella lotteria dal dischetto. Prime indicazioni per Max Allegri, che è ripartito dal 3-5-2 con Weah e Cambiaso sugli esterni, difesa che sarà quella titolare – verosimilmente – con Gatti, Bremer e Danilo davanti a Szczesny, e qualche esperimento fra centrocampo e attacco. McKennie e Miretti mezzali, Locatelli in regia e Kean-Chiesa come coppia d’attacco.

Il Milan va avanti con il colpo di testa di Thiaw che svetta più in alto di tutti su una punizione laterale di Theo, pareggiato da Danilo caparbio a ribadire in rete un doppio tentativo di Gatti. I rossoneri rimettono la testa avanti nel finale di primo tempo con Giroud, lasciato colpevolmente libero in area, sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Nella ripresa è proprio il francese a siglare il 2-2 finale, deviando nella propria porta una spizzata di Rugani su assist di Chiesa. Ai rigori decisivo Pinsoglio, che ne para due, e Soulè, che segna quello della vittoria.

Juve-Milan, vittoria ai rigori: le indicazioni per Allegri

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(Photo by Kevork Djansezian/Getty Images)

Prime indicazioni della nuova Juve, al di là del risultato. L’impostazione tattica resta la stessa, in attesa di qualche colpo di mercato che potrebbe cambiare qualcosa. Molto bene il debutto di Timothy Weah e lascia ben sperare la gamba di Federico Chiesa, che conferma ciò che di buono ha fatto vedere in allenamento. Nella ripresa la squadra è stravolta dalle sostituzioni ma i giovani non deludono, a cominciare da Dean Huijsen e Kenan Yildiz. Da rivedere in difesa le situazioni da palla inattiva, mentre McKennie, Miretti e Kean sono stati un po’ sottotono.