Juve-Lazio 3-0: Chiesa assist, Kean mai così decisivo

Juve-Lazio 3-0, le pagelle con il giudizio di Dio: Kostic e Milik acquisti azzeccati, Chiesa è tornato, Kean decisivo

Juve-Lazio 3-0, le pagelle col giudizio di Dio: il meglio e il peggio visto ieri sera all’Allianz Stadium.

SZCZESNY 6 – Il nuovo Tex, Vancouver, non è male, ha dei disegni da urlo, e la storia promette abbastanza bene. È abile nel secondo tempo a non lasciarsi coinvolgere troppo dall’intrigo e a scagliare l’albo dietro il palo per agguantare il pallone calciato da Felipe Anderson.

GATTI 6 – Si fa prendere d’infilata un paio di volte perché impegnato a leggere il Lexicon di Lovercraft, prestatogli da Pedro; resta in zona tre quarti a cercare di coniugare i nomi dei grandi antichi: Yog Sototh e cose similari, e per tal ragione si distrae.

BREMER 6.5 – Abile in cucina, pare che porti la feijoada anche in panchina. Può mangiarla insieme ad Alex Sandro e a Danilo solo quando Landucci si distrae.

DANILO 6 – Essendo finita da alcuni anni l’era del cinghiale bianco, Danilo canticchia prima i LunaPop e poi Cesare Cremonini; e quando qualcuno degli attaccanti avversari protesta con l’arbitro, lui alza la voce.

LOCATELLI 6.5 – Invece di allenarsi con la squadra è stato nell’officina di Arrivabene; e mentre il DS si scolava una serie di prosecchini, instradava il ragazzo sulla via del fabbro e del carpentiere: i colpi di maglio, dice Maurizio, temprano il cuore e lo spirito.

PAREDES SV – Cambia meches, ma non cambia marcia.

CUADRADO 5 – Ei fu. Siccome immobile, dato il calcistico sospiro, stette il calciatore immemore (del proprio passato), orbo di tanto spiro.

FAGIOLI 6.5 – Giacobbo ha consegnato un dossier di 15 pagine ai tifosi, per spiegare quale fosse la ragione per la quale non giocasse. Non va d’accordo con il figlio di Allegri e quando tocca a lui aiutarlo a fare i compiti, pare che scattino scintille.

RABIOT 6.5 – Non più spaventato dalle fiabe nere (cappuccetto rosso) che gli raccontava la mamma prima di andare a dormire, è diventato un altro giocatore. È cresciuto e sembra un ometto. Se cambiasse anche agente, potrebbe anche andare a votare.

KOSTIC 6.5 – Da piccolo superava le capre di montagna di corsa, insieme al nonno di Heidi sulle Alpi. Adesso invece sembra che corra sempre in discesa, sui campi di calcio.

CHIESA 7 – Venerdì sera Cherubini, su ordine di Allegri, l’ha portato al circo. Lui annoiato dallo spettacolo, gioca in maniera concreta. La settimana prossima, al circo ci va Miretti.

KEAN 7.5 – Rientrato dalla gara di Subbuteo che ha vinto a Pinerolo, insieme ad Andrea Agnelli, sembra ritemprato. Adesso che assieme al presidente sono diventati Pro, cosa cambierà nella loro vita?

DI MARIA 5 – Entra in campo con ciabatte, occhiali da sole, lettino e sdraio e la testa al bungalow vista mare (artificiale) del Qatar. E scambia l’arbitro per il posteggiatore.

MILIK 6.5 – Fino al minuto 89 sembra un maestro della notte. Uno di quei vampiri che vive in eterno e che non vuole farsi sgamare, nemmeno da Adam Kadmon. Poi si mette al centro della scena.

ALLEGRI 5.5 – Il voto non è per la partita di ieri sera, ma per lo spettacolo che spesso siamo costretti a subire. Ci si domanda come mai con il Monza o con il Verona invece di galoppare bisogna andare sul calesse di Rossella O’Hara, anche quando non ce ne sarebbe bisogno? Il problema è che Allegri non ha le physique du role di Vivian Leigh, ma quello di Mammy, la serva che serve in tutto il film.

ARRIVABENE 4 – Inutile come una birra analcolica. Fuoriposto come la collezione di bicchierini in finto cristallo, regalatoti al matrimonio da un lontano zio che non ti vuole bene.

TENET IN THE DARK – Il problema principale è la Var. Tu tifoso resti perplesso, come bloccato su scale mobili fuori orario, ferme in galleria, con il braccio sospeso a metà; cosciente che un millimetro fuori posto, possa ricondurti alla tensione dell’attimo precedente. Chissà.