Juve, la scommessa giovani è già realtà

Per la stagione 2025/26 la Juventus rilancia la sua scommessa più ambiziosa: puntare forte sui giovani. Kenan Yildiz è ormai una certezza e mira a consolidare la sua leadership. Fari puntati anche su Nicolò Savona, che potrebbe restare in rosa e giocarsi le sue carte. Occhio anche ad Alberto Costa: se lo Sporting Lisbona non affonderà il colpo, Tudor avrà un altro talento da plasmare. Scopriamo di più sulla strategia della Juve e la sua linea green.

Il progetto Next Gen e il salto verso la prima squadra

La Juventus Next Gen ha fatto vedere sul campo di essere molto più di una semplice seconda squadra: è il laboratorio dove si forgia il futuro bianconero. Da qui sono passati profili come Mbangula – in partenza verso la Bundesliga – e Savona, oggi stabilmente in prima squadra. Il prossimo in rampa di lancio potrebbe essere Alessandro Pietrelli: esterno classe 2003, lo scorso anno dalla Feralpisalò, è stato protagonista di una seconda parte di stagione scintillante. I suoi numeri in bianconero parlano chiaro: 4 gol, 2 assist e una promessa fatta, avere la possibilità di giocarsi le sue chance in prima squadra.

Dietro di lui scalpitano anche Javier Gil, classe 2006 giovanissimo e con margini di crescita enormi, e Riccardo Turicchia, terzino sinistro con capacità di giocare anche da centrale, un jolly difensivo già pronto al salto. Igor Tudor, durante la stagione che sta per iniziare, avrà la possibilità di attingere concretamente al bacino della Next Gen per lanciare giocatori di livello anche in Serie A.

Dalla Serie C alla Serie A: il percorso tracciato per i talenti bianconeri

La strada dalla Serie C alla Serie A non è semplice: cambiano le logiche tattiche, tecniche, il modo di allenarsi. Estremizzando i concetti, fare il salto dalla Serie C alla Serie A significa confrontarsi con 2 sport diversi. Alla Juventus, questo grande cambiamento è diventato un sentiero battuto, semplificato, grazie a metodo e visione.

Ecco perché il progetto di seconda squadra della Juventus, raro nel suo genere in Italia e dove oggi solo pochi altri club come Milan, Inter e Atalanta si stanno lanciando, ha creato un ponte diretto tra la gavetta della C e il grande calcio della A. Certamente l’esempio più brillante è Kenan Yildiz, oggi numero 10 bianconero, ieri promessa lanciata nel professionismo proprio dalla Next Gen.

Mbagula e Savona hanno saputo seguire le sue orme, tanto che Samuel, dopo una stagione nel massimo campionato, ha attirato l’interesse del Werder Brema che lo ha appena acquistato per oltre 10 milioni di euro.

Alessandro Pietrelli, come detto, è già nel radar di Igor Tudor e potrà essere il nuovo talento da far sbocciare sui terreni di gioco più ambito della massima serie italiana.

La Serie C come trampolino, la Serie A come sogno concreto: alla Juventus hanno capito che questo percorso si costruisce con impegno, visione e programmazione.

I nomi più attesi: Yildiz, Nonge e Turco pronti al debutto stabile

Kenan Yildiz non è più una promessa, è un’assoluta certezza bianconera. Dopo qualche difficoltà iniziale con Thiago Motta, l’arrivo di Igor Tudor ha spianato la sua strada. Ora il turco è titolare fisso, simbolo di una Juventus che vuole scommettere sui giovani di talento. Un percorso, quello di Kenan, costruito con pazienza, passo dopo passo, proprio come quello che altri talenti sperano di seguire.

Joseph Nonge, invece, ha scelto di prendere una strada diversa: il classe 2005 ha salutato Torino 2 settimane fa per cominciare una nuova avventura in Turchia, al Kocaelispor. Una cessione a titolo definitivo che chiude il suo capitolo in bianconero, ma non cancella il potenziale intravisto in Next Gen.

E infine c’è Stefano Turco, uno dei nomi più caldi tra i giovani. Ha già respirato l’aria della prima squadra durante la preparazione al Mondiale per Club statunitense. Ora la sua stagione ripartirà dalla Next Gen, ma l’obiettivo è chiaro: farsi trovare pronto quando arriverà la chiamata di Tudor.

C’è chi scommette sui giovani, come la Juventus, e chi lo fa ai tavoli verdi, nei giochi da casinò, comodamente seduto davanti al proprio PC. Chi è alla ricerca dei migliori siti dove giocare e vincere, non può non consultare Slotozilla, il portale degli amanti del gioco e dell’azzardo, con consigli utili, recensioni e demo per provare i giochi più elettrizzanti disponibili online.

L’importanza di Thiago Motta Igor Tudor nel valorizzare la nuova generazione

Igor Tudor, dal giorno del suo arrivo alla Continassa, ha sposato in pieno la linea green bianconera e sta diventando un alleato prezioso nel perseguire questa strategia. Non solo per l’occhio attento e per il coraggio in alcune scelte di formazione, ma soprattutto per un approccio che premia il merito e valorizza il talento. Le scorse settimane lo hanno dimostrato, con i giovani bianconeri che sono stati, e sono, già protagonisti.

Dopo l’esperienza nella preparazione al Mondiale per Club, da Garofani tra i pali a Mancini in attacco, sono ben nove i ragazzi della Next Gen che Tudor ha voluto osservare da vicino. Nomi come

  • Turco;
  • Cudrig;
  • Pietrelli;
  • Gil.

Sono pronti ad iniziare il ritiro pre-season per convincere il tecnico croato ad aggregarsi stabilmente alla prima squadra.

Strategie di mercato e integrazione dei giovani nel gruppo senior

La Juventus ha scelto una strategia chiara: esperienza dal mercato, talento e freschezza dal vivaio.

Se da un lato i dirigenti bianconeri trattano da settimane per portare a Torino un profilo internazionale come Jadon Sancho, che rappresenterebbe un colpo di personalità e qualità, dall’altra parte, la linea green si basa sulla crescita interna dei propri giovani.

La filosofia è precisa: costruire in casa il futuro, formare giocatori nel mondo Next Gen e poi integrarli gradualmente nel gruppo senior. Un modello sostenibile e sempre più produttivo, che ha già dato i suoi frutti con Kenan Yildiz e Savona e che ora punta a valorizzare profili come Turco o Pietrelli.

Il futuro del vivaio juventino: obiettivi e modelli europei di riferimento

Il mix tra esperienza e gioventù è la chiave: giocatori di spessore per dare equilibrio e leadership, baby talenti per garantire freschezza e fame. Alla Continassa si lavora così, con una regia lucida firmata Giuntoli e Tudor. E ogni scelta, oggi più che mai, ha una direzione precisa.

Per diventare davvero competitiva ai massimi livelli europei, la Juventus sa che serve un vivaio all’altezza dei top club mondiali.

Barcellona, Benfica e Ajax sono i modelli da seguire: nel corso degli ultimi anni, i 3 club europei sono quelli che hanno generato enormi plusvalenze e campioni di primissima fascia, fabbriche di talento e guadagni.

A Torino si lavora con ambizione per colmare questo gap: l’obiettivo, nel medio-lungo termine, è trasformare la Next Gen e l’intero settore giovanile in un motore sostenibile e vincente. La direzione tracciata è ottima, ma c’è ancora molto da fare.

SquadraValore di mercato prodotto (in miliardi)
Barcellona3,48
Benfica3,06
Ajax2,55
Chelsea2,31
PSG2,26