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Juve-Fiorentina, i tifosi viola attaccano: “Sono il male assoluto”

A meno di una settimana dalla gara dell’Allianz, il clima comincia già a surriscaldarsi.

I tifosi della Fiorentina sono già in clima Juve. La gara si giocherà domenica 12, ma dalle parti di Firenze cominciano gli attacchi e si annuncia un boicottaggio di massa per la trasferta a Torino.

Manca ancora circa una settimana ma i tifosi della Fiorentina sono già avvelenati. All’Allianz Stadium andrà in scena il match fra Juve e viola domenica 12 alle ore 18, ma fin da ora cominciano gli attacchi in direzione di Torino. Si sa che a Firenze vivono questa partita come una questione di vita o di morte come testimonia il comportamento di tanti di loro. Dai riferimenti all’Heysel, con maglie del Liverpool, cori inneggianti ai Reds e vari “-39” sparsi per la città nei giorni antecedenti, oltre che a striscioni insultanti la memoria di ex bianconeri come Gaetano Scirea, di esempi ce ne sono a bizzeffe. Ogni anno è così ma a nessuno sembra importare, visto che non vengono mai presi provvedimenti seri.

Oggi si aggiunge un altro capitolo della saga. I gruppi organizzati della Curva Fiesole preannunciano un boicottaggio della trasferta a Torino. Per ragioni abbastanza risibili.

Il comunicato dei tifosi per Juve-Fiorentina

(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

La Curva Fiesole ha deciso di emettere un comunicato per spiegare perché non sarà presente a Torino: “I gruppi organizzati della Curva Fiesole comunicano che non parteciperanno alla prossima trasferta di Torino. Non accetteremo mai le condizioni imposte da chi da sempre rappresenta male assoluto del calcio. Non pagheremo mai queste cifre folli per assistere al loro sporco spettacolo. E non saremo mai disposti a iscriversi al sito ufficiale della Juventus, come esplicitamente richiesto per acquistare i biglietti”.

Nella parte finale si invita al boicottaggio: “Rivolgiamo pertanto un invito a tutti I Tifosi Viola a boicottare la trasferta di Torino punto è arrivata l’ora di dare un segnale forte ai padroni che hanno fatto di questo sport un business“.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni