Juve, che spreco: sedotto e abbandonato I 50 gol e enormi rimpianti per i bianconeri

La Juventus lo mise sotto contratto ma non lo fece mai esordire, oggi segna a ripetizione all’estero, è lui il rimpianto dei bianconeri
Nella Juventus che dominava in Italia, con Max Allegri in panchina, e che aveva raggiunto la finale di Champions, persa a Berlino nel 2015 per mano del Barcellona, non riuscì a esordire un giovane centravanti che Beppe Marotta aveva deciso di mettere sotto contratto dopo le ottime prestazioni che aveva fornito con la maglia della Virtus Lanciano in B.
La punta era cresciuta nelle giovanili dell’Inter, per poi essere ceduta in prestito. Lo stesso destino è capitato dopo il suo trasferimento alla Continassa, con una parentesi all’Empoli, dove ha messo a segno l’unica rete della sua carriera in Serie A, contro il Milan a San Siro, decisiva per la clamorosa vittoria dei toscani.
Nelle stagioni successive inizia a girare il mondo, giocando in Iran, negli Emirati Arabi e infine in Turchia, dove inizia a segnare con regolarità, con una breve esperienza anche al Fenerbache.
Negli ultimi anni ha sempre raggiunto la doppia cifra, come nell’ultimo campionato, dove ha siglato 15 gol con l’Eyupspor. La sua crescita ha convinto il commissario tecnico della sua Nazionale, il Senegal, a convocarlo per la Coppa d’Africa, dove si è laureato campione nel 2022.
Da esubero della Juventus a bomber in Turchia
L’attaccante in questione è Mame Thiam, meteora del calcio italiano e oggi, a 32 anni, uno dei centravanti più prolifici del campionato turco. Una seconda vita per lui, che si è tolto diverse soddisfazioni e ha visto il campo con maggiore frequenza, sentendosi finalmente al centro di un progetto.
Per la Juventus Thiam rappresenta un rimpianto. In una rosa come quella che Allegri si è trovato ad allenare per tre anni nella sua seconda esperienza, avrebbe potuto trovare spazio e il giusto minutaggio.

Una Juventus che dominava in Italia e in Europa, per lui non c’era spazio
Dieci anni fa il reparto offensivo era composto da top player del calibro di Carlitos Tevez, di Alvaro Morata e di un giovane Paulo Dybala che si era già preso la scena con giocate di livello superiore.
Thiam ha avuto il privilegio di allenarsi con alcuni dei giocatori più forti dell’epoca ma per lui resta il rammarico di non essere mai potuto scendere in campo, in gare ufficiali, con il club più titolato d’Italia.
