Juve, novità su Calciopoli: interviene il Consiglio di Stato

Calciopoli è ancora una ferita aperta per la Juve. I bianconeri non mollano e continuano nella battaglia legale per riavere i due Scudetti revocati e chiedere un risarcimento danni a FIGC e Inter. Oggi si è espresso il Consiglio di Stato.

Tra le varie vicende giudiziarie a cui pensa la Juve, c’è sempre Calciopoli. La revoca dei due Scudetti vinti sul campo non va giù ai bianconeri che continuano a lottare. Oggi arriva l’intervento del Consiglio di Stato in merito al ricorso del club dopo la sentenza del TAR sulla richiesta di risarcimento danni respinta nel 2016.

Juve, ricorso al Consiglio di Stato per risarcimento danni a FIGC e Inter per Calciopoli: la decisione

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(Photo by MARCO BERTORELLO/AFP via Getty Images)

Come si legge sul comunicato ufficiale, il Consiglio di Stato rinvia l’udienza straordinaria al 24 ottobre 2023. Nello specifico:

Sul ricorso numero di registro generale 8258 del 2016, proposto da Juventus Football Club Spa, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall’avvocato Luigi Chiappero, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Pasquale Landi in Roma, via Santa Caterina Da Siena 46; contro Federazione Italiana Giuoco Calcio – Figc, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avvocati Letizia Mazzarelli, Luigi Medugno, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Luigi Medugno in Roma, via Panama N°58; nei confronti Football Club Internazionale Milano Spa, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avvocati Adriano Raffaelli, Luisa Torchia, Angelo Capellini, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Luisa Torchia in Roma, viale Bruno Buozzi n. 47;
Associazione “Giulemanidallajuve”, non costituita in giudizio; per la riforma della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Prima) n. 09563/2016, resa tra le parti.

Visti il ricorso in appello e i relativi allegati, visti gli atti di costituzione in giudizio della Federazione Italiana Giuoco Calcio – Figc e della Football Club Internazionale Milano Spa, visti tutti gli atti della causa;

Vista l’istanza di rinvio depositata dall’appellante il 23 febbraio 2023;

Viste le memorie depositate il 23 febbraio 2023 dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio e dalla Football Club Internazionale Milano Spa, che si oppongono al rinvio della discussione;

Visto l’art. 87, comma 4-bis, cod.proc.amm.;

Relatore all’udienza straordinaria di smaltimento dell’arretrato del giorno 28 marzo 2023 il Cons. Roberta Ravasio e uditi per le parti gli avvocati Porcelli in sostituzione dell’Avv. Chiappero, Mazzarelli, Torchia, Raffaelli;

Il Collegio,

rilevato che:

– delle ragioni poste a fondamento dell’istanza di rinvio della udienza odierna, depositata dall’appellante il 23 febbraio 2023, non sono meritevoli di favorevole valutazione quelle connesse all’avvicendamento del Consiglio di Amministrazione, dell’Amministratore Delegato e del Presidente della Juventus Football Club S.p.A., trattandosi di circostanza che risale ormai al 18 gennaio 2023 e che da tale data è decorso un lasso di tempo che deve ritenersi oggettivamente congruo a consentire al nuovo organo amministrativo di prendere cognizione dei contenziosi pendenti e di valutare l’opportunità di assumere al riguardo eventuali decisioni; si deve soggiungere, inoltre, che non avendo parte appellante spiegato minimamente quale sia la natura delle decisioni che il nuovo organo amministrativo potrebbe assumere con riferimento al presente contenzioso, la richiesta di rinvio risulta sostanzialmente immotivata, priva di concretezza e defatigatoria;

– neppure sono suscettibili di favorevole valutazione le ragioni connesse all’impegno processuale che ha visto l’avvocato Chiappero impegnato, il 28 marzo 2023, innanzi alla Corte d’Appello penale di Torino, non applicandosi al processo amministrativo l’istituto del legittimo impedimento, non dovendosi ritenere indispensabile, al fine di garantire i diritti di difesa, la partecipazione personale in udienza dell’unico difensore munito di procura, stante la natura essenzialmente scritta del processo amministrativo e la possibilità per il difensore di farsi sostituire da un delegato;

– rilevato, invece, che sussistono ragioni di opportunità che suggeriscono di rinviare l’odierna udienza in relazione alla pendenza, innanzi a questo Consiglio di Stato, del giudizio rubricato al n. 9023/2022 R.G., il quale ha ad oggetto il provvedimento del Collegio di Garanzia dello Sport del C.O.N.I. n. 39 del 27 maggio 2019 e quello del medesimo Collegio, a sezioni riunite, n. 1 del 7 gennaio 2020, che in sostanza hanno confermato il lodo 15 novembre 2011 emesso dal Collegio arbitrale Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport;

– rilevato, infatti, che l’esito del giudizio n. 9023/2022, pendente avanti a questo Consiglio di Stato e chiamato in discussione il 4 maggio 2023, potrebbe astrattamente determinare l’invalidazione del testé citato lodo arbitrale del 15 novembre 2011 e, quindi, la reviviscenza di quel procedimento arbitrale intavolato dalla appellante l’11 agosto 2011, procedimento arbitrale che aveva ad oggetto, inter alia, le domande risarcitorie svolte dall’appellante nel presente giudizio;

– ritenuto, conseguentemente, che sia opportuno attendere la decisione del giudizio n. 9023/2022 R.G., onde evitare il rischio di un giudicato in conflitto, rinviando la discussione del presente giudizio;

P.Q.M.

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta) dispone rinvio della discussione alla udienza straordinaria del 24 ottobre 2023.

Così deciso in Roma nella camera di consiglio del giorno 28 marzo 2023 con l’intervento dei magistrati:

Fabio Franconiero, Presidente FF

Giovanni Sabbato, Consigliere

Sergio Zeuli, Consigliere

Giorgio Manca, Consigliere

Roberta Ravasio, Consigliere, Estensore