Juve, attacco ok: ora Sarri deve sistemare la fase difensiva (17 gol subiti in 17 partite)

Le due facce della Juve di Maurizio Sarri: spettacolare in fase offensiva, fragile in difesa, il tecnico deve lavorare per risolvere questa situazione

La gara vinta dalla Juventus contro la Sampdoria per 2-1 ha confermato la bontà del lavoro svolto da Maurizio Sarri in fase di costruzione, sviluppo e finalizzazione. Il tridente delle meraviglie segna, si diverte e fa divertire, con Ronaldo e Dybala sugli scudi: il portoghese e l’argentino hanno messo a segno due reti stratosferiche a Marassi, mentre Higuain ha avuto un rendimento maggiormente altalenante. L’impressione è che il nuovo schieramento ultraoffensivo penalizzi un po’ in fase di finalizzazione il Pipita, che deve sacrificarsi maggiormente per la squadra. Il numero 21 è stato sostituito nella ripresa al Ferraris ed è parso leggermente rabbuiato, ma si tratta di un “non problema”, perché le prestazioni dell’ex Napoli e Real sono state fin qui sempre positive.

Piuttosto, a preoccupare è la fase difensiva, perché era da molte stagioni che la Juventus non subiva così tanti gol. La squadra di Sarri ha incassato 17 gol in altrettante partite, un inizio quasi “horror” per la difesa bianconera, che il più delle volte ha subito reti facilmente evitabile. In alcuni casi sono stati devi veri e propri gollonzi, in altri casi ci sono stati evidenti errori di posizionamento, perdite di marcatura oppure errori tecnici in fase di costruzione dal basso. Sebbene lo stesso Sarri indichi il tridente come un elemento che faccia perdere equilibrio alla squadra, in realtà la Juventus ha subito gol anche quando è stata schierata con un modulo più prudente, ovvero con due attaccanti ed un trequartista.

La Juve subisce gol con qualunque schieramento

Insomma, il numero degli attaccanti non è direttamente proporzionale alla perforabilità della difesa bianconera. Sembra essere più una questione strutturale, oltre che di tecnica e tattica individuale, che Sarri e il suo staff devono risolvere al più presto. È storicamente provato, infatti, che nei tornei di lungo respiro vinca praticamente sempre la migliore difesa e la Juventus negli ultimi anni l’ha sempre avuta. In campionato, dunque, senza gli evidenti errori in fase difensiva i campioni d’Italia potrebbero già avere un vantaggio più netto sulle inseguitrici. Discorso diverso in Europa, dove da febbraio in poi ci saranno partite ad eliminazione diretta in cui conterà fare un gol più dell’avversario. In quel caso, si potrà rinunciare ad un po’ di permeabilità in favore di gol e spettacolo.