Juve-Allegri, prove di pace: cosa succede ora

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Dopo l’esonero, Allegri cerca l’accordo con la Juve – Getty Images, jmania.it

A una settimana dall’esonero, la Juve e Allegri provano a trovare un accordo per risolvere la questione relativa al contratto.

È passata una settimana, si è giocata nel frattempo una partita e il nuovo tecnico è a un passo dall’essere annunciato. Ma il tema legato all’esonero di Max Allegri continua a essere molto dibattuto in casa Juve, soprattutto per il fatto che formalmente il livornese è vincolato al club fino al 30 giugno del 2025.

La finale di Coppa Italia, vinta contro l’Atalanta per 1-0 grazie al gol decisivo di Dusan Vlahovic ha regalato una gioia in questo triennio molto negativo dal ritorno dell’allenatore. Ma ha anche sancito la definitiva fine del rapporto dopo lo show di Allegri nel finale di gara, contro l’arbitro in campo e anche contro Giuntoli, forse proseguito lontano dalle telecamere.

La separazione era stata già messa in preventivo, ma la serata dell’Olimpico ha accelerato il processo e dunque nelle ultime due gare sarà Paolo Montero a guidare la Juve – una già fatta nel 3-3 di Bologna.

Proprio dal Bologna arriverà il sostituto, quel Thiago Motta che ha già annunciato l’addio ai felsinei. Si attende solo l’annuncio ufficiale, ma probabilmente si aspetterà prima la risoluzione completa della questione relativa ad Allegri.

Allegri, niente licenziamento

Sono due le strade che ora possono essere percorse dopo la decisione dell’esonero di Allegri. La Juve ha pensato al licenziamento per giusta causa dopo quanto visto nella finale di Coppa Italia, ma secondo quanto riporta il Corriere dello Sport non ci sarebbero gli estremi perché gli avvocati del tecnico hanno risposto alle contestazioni che il club ha avanzato.

Dunque, la vicenda può concludersi seguendo due vie. Una porta alla scadenza naturale del contratto il 30 giugno del 2025, con la Juve che in questo caso dovrebbe pagare l’ingaggio al livornese per intero – e al lordo la spesa diventa molto pesante.

L’altra invece porta a un accordo fra le parti. In questo caso invece il club pagherebbe la buonuscita all’allenatore, in modo da sciogliere il vincolo e non averlo a libro paga anche l’anno prossimo. Questa sarebbe l’opzione auspicabile dalla Juve perché la buonuscita è tassata in maniera diversa e il costo per la società sarebbe inferiore, anche se dovessero essere corrisposti tutti i 7 milioni di euro previsti dall’accordo.