“Io alla Juve? Sono stato un risarcimento”: l’ammissione del doppio ex I “Tutto per Buffon e Kakà”

Clamoroso, a distanza di anni arriva finalmente l’ammissione dell’ex: fu il Milan a spingerlo tra le braccia della Juventus.
L’arrivo di un campione del calibro di Kevin De Bruyne ha acceso all’interno della piazza napoletana, un entusiasmo se possibile ancora maggiore di quello che si è respirato nei giorni della festa scudetto.
E questo perché, l’acquisto del belga conferma in modo definitivo quanto siano profonde le ambizioni del Napoli e di Conte, che vogliono mettere adesso delle basi solide per costruire un ciclo vincente che li porti a dominare in Italia e fare un percorso importante in Europa, come confermato dallo stesso tecnico leccese nella sua ultima conferenza stampa.
Certo, un acquisto come quello di De Bruyne non sarebbe stato possibile se il calciatore fosse stato nel prime della sua carriera. Il belga arriva infatti nella città campana a 34 appena compiuti, e con la rabbia di essere stato messo fuori dal progetto del Manchester City. Il centrocampista arriva dunque con le migliori motivazioni possibili per fare una grande stagione con i partenopei.
Ma è anche vero che non solo il Napoli, ma nessun club di Serie A avrebbe mai potuto acquistare De Bruyne all’apice della sua carriera, perché nessuna società italiana ha più la forza economica di acquistare un top player per 100 o più milioni di euro.
Il declino del calcio italiano
D’altronde, non è certo un mistero che il nostro calcio sta vivendo da oltre dieci anni un declino che sta portando la Serie A ad essere sempre meno seguita all’estero. E questo non può che fare una certa rabbia pensando invece al fatto che fino al 2010, la Serie A era il campionato più importante al mondo, quello in cui qualunque campione voleva venire a giocare.
Milan, Inter e Juventus erano le squadre più forti in quel periodo e arrivavano puntualmente sempre in fondo nelle competizioni europee.

Ecco come Berlusconi risarcì la Juventus
Ma non solo, perché a differenza di oggi, c’era grande rispetto e stima tra le società, come ha testimoniano un episodio raccontato in tempi recenti dall’ex portiere rossonero Abbiati. È accaduto infatti che nel 2005, durante il Trofeo Berlusconi, Buffon si infortunò in modo molto grave a seguito di uno scontro con Kakà.
Uno stop di due mesi che costrinse dunque la Juventus a dover cercare un nuovo portiere ed è a quel punto che intervenne Berlusconi. Il presidente del Milan, dispiaciuto che un campien si fosse fatto male al suo torneo, decise a quel punto di cedere in prestito ai bianconeri Abbiati” per risarcirli della perdita.
