Il “Maradona” juventino, dal Mondiale al Pallone d’Oro | Il brutto male lo ha strappato alla vita: vuoto incolmabile nel cuore dei tifosi

La Juventus è in lutto per la morte del proprio Maradona, ha vinto il Pallone d’Oro ed è stato leader della Nazionale argentina
La Juventus ha avuto, nel corso della sua storia, diversi campioni argentini nel proprio organico. Nello scorso decennio sono stati protagonisti con la maglia bianconera due fantasisti come Carlos Tevez e Paulo Dybala. L’ex Manchester City ha lasciato il testimone al giovane talento ingaggiato dal Palermo. Entrambi hanno indossato la maglia numero 10 dopo Alex Del Piero.
Un altro veterano della Nazionale albiceleste ha fatto tappa a Torino nel corso della sua carriera e si tratta di Angel Di Maria. Per lui una stagione in cui ha fatto intravedere sprazzi della sua classe ma che si è conclusa senza il rinnovo di contratto.
Meno fortunata la parentesi di Leandro Paredes e di Matias Soulé, con entrambi i giocatori che hanno firmato per la Roma, lasciando senza troppo rammarico la Continassa, dato l’impiego ridotto in campo.
Ma la Juventus ha fatto debuttare in serie A uno dei principali fuoriclasse argentini, molto prima che in Italia sbarcasse Diego Armando Maradona, in un calcio d’altri tempi, in cui gli stranieri erano in netta minoranza.
Uno dei migliori calciatori della sua generazione, la Juventus ha avuto il suo Maradona
Dopo avere appeso gli scarpini al chiodo si era fatto notare nei panni del commentatore sportivo e anche come consulente di mercato proprio per la Juventus. A Torino approda nel 1957, dopo avere vinto due campionati argentini con il River Plate.
Con la maglia bianconera vincerà tre, altrettante Coppe Italia e il Pallone D’Oro nel 1961. In Nazionale raccoglie nove presenze, con altrettante reti, a riprova della sua capacità di essere incisivo in fase realizzativa.

Ha perso la sua battaglia, i tifosi della Juventus non hanno ancora superato il lutto
Il 17 febbraio 2025 il calcio italiano ha salutato per sempre Omar Sivori, deceduto a causa di un tumore al pancreas all’età di 69 anni, dopo una lunga malattia che aveva combattuto al massimo delle sue possibilità.
Un lutto che ha segnato intere generazioni che lo hanno prima ammirato sul terreno di gioco e poi conosciuto in televisione, con la sua tipica verve polemica nel commentare l’andamento di un campionato di cui era stato protagonista assoluto durante la sua carriera da calciatore.
