Interviste

Higuain e la Juve: “Allegri mi ha migliorato, ecco perché mi hanno cacciato”

Gonzalo Higuain torna a parlare della Juventus in un’intervista concessa oggi al quotidiano ‘Il Giornale’. Il centravanti argentino ha lasciato Torino dopo solo due stagioni per motivi di bilancio in seguito all’acquisto di Cristiano Ronaldo. “Mi sono tolto quattro-cinque anni – racconta – , sono tornato ai tempi di Napoli. La Juve mi ha reso ancora più vincente, è una macchina da guerra e ti prepara per quello. Il Milan m’ha dato quello che stavo cercando dopo un mondiale così. Sono felice e mi diverto”. I gol non stanno mancando, ma la classifica dei rossoneri non è quella che i tifosi si attendevano. Per Higuain il rischio è quello di aver fatto un passo indietro dal punto di vista del prestigio e dei titoli. “Sono dispiaciuto per la classifica – ammette – . Abbiamo perso cinque punti tra Napoli e Atalanta. Dico che se non siamo attaccati alla Juventus è per errori nostri”.

Tornando alla sua esperienza in bianconero, il ‘Pipita’ ammette che con lui Massimiliano Allegri abbia fatto un grande lavoro: “Mi ha migliorato nell’aiutare la squadra a difendere, poi le cose del calcio ci hanno diviso. La panchina nella finale di coppa Italia? Dentro ho sentito che si era rotto qualcosa. Poi hanno preso Ronaldo… Io non ho chiesto di andare via. Con l’arrivo di Cristiano volevano fare il salto di qualità, loro mi hanno detto che non potevo rimanere. Per me il Milan è stato la soluzione migliore. Poi se la società pensa di aver fatto la cosa giusta, è una decisione loro. Praticamente, lo dicono tutti, mi hanno cacciato. Ma non c’è nessun sentimento di rivalsa”.

Higuain: “Ronaldo ha aggiunto valore alla Serie A”

Nonostante tutto, comunque, Higuain non vede il trasferimento ai rossoneri come una “retrocessione” personale: “La storia del Milan dice che bisogna cercare di vincere tutto. A Milanello si respirano calcio e successi. Mi è piaciuta la convinzione con cui sono venuti a prendermi Leonardo e Maldini. Al Chelsea mi voleva solo Sarri, qui tutti. Il campionato italiano è forte da sempre, lo era anche prima dell’arrivo di Cristiano. Poi – conclude l’argentino – uno come lui aggiunge valore”.

Condividi
Pubblicato da
Alberto Zamboni