Gilardino: “Juve? No grazie, rimango a Firenze”

«Il fatto che Prandelli abbia deciso di restare significa che il progetto-Fiorentina continua». Alberto Gilardino in un’intervista arilasciata all’agenzia ANSA racconta le sue impressioni sul difficile periodo dei viola. «Normale che vicende del genere possano intaccare il morale di una squadra ma per fortuna noi siamo un gruppo forte e unito, che non ha mai mollato neppure nei momenti più difficili. Fra l’altro i Della Valle non sono andati via e da quanto si è capito i programmi non cambieranno: l’augurio è che si possa continuare a lottare per obiettivi importanti come in questi anni».\r\n\r\nIL NODO PRESIDENTE\r\n«Martedì è stata una giornata particolare, situazioni del genere possono intaccare il morale di noi giocatori ma il gruppo è unito e compatto E poi per fortuna tutto è rientrato, i Della Valle sono sempre alla guida della Fiorentina e da quanto abbiamo capito i programmi non cambieranno, cercheremo di lottare per obiettivi importanti come in questi anni». Diego non è più il patron («Ma sappiamo che c’è sempre» ha sottolineato Gilardino) e a breve il fratello Andrea tornerà presidente: «Lui ci è sempre stato vicino ma certo il suo ritorno ci darà ancor più carica».\r\n\r\nPRANDELLI RESTA, IL PROGETTO PROSEGUE\r\n«Col suo annuncio ha dato un segnale importante, di continuità del progetto. Le voci su lui alla Juve o in Nazionale? Ho letto. Ma trovo giusto continuare a credere in questo progetto e per riuscirci serve la volontà di tutti». E magari qualche trofeo: «Non ho mai vinto la Coppa Italia, mi piacerebbe, sarebbe importante per Prandelli che ancora non riesco a vedere ct perchè il lavoro quotidiano in campo gli piace ancora molto, ma anche per noi giocatori e i tifosi, un modo per ripagare l’ingiusta uscita dalla Champions e assicurarci l’Europa anche per l’anno prossimo. Non sarà facile superare in semifinale l’Inter ma giocheremo al Franchi e questo ci darà una spinta pazzesca».\r\n\r\nFUTURO BIANCONERO?\r\n«Premesso che sono solo voci e il mio futuro non è necessariamente legato a quello di Prandelli come ha detto qualcuno, io ho ancora tre anni di contratto con la Fiorentina, qui sto bene e ho trovato la dimensione giusta».\r\n\r\nPRONTO PER IL SUD AFRICA\r\n«Venendo a Firenze volevo ritrovare proprio i gol e la continuità. Da qui alla fine mancano 7 gare di campionato, farò di tutto per eguagliare le 19 reti della scorsa stagione e al prossimo rigore vedremo chi se la sentirà, a me comunque piace batterli – ha sorriso -. D’altronde io voglio segnare il più possibile anche perchè, a 28 anni, nel pieno della carriera, punto a essere titolare in Sudafrica». Nell’attesa dribbla Amauri appena diventato italiano («Attaccante di qualità ma io tiro avanti per la mia strada») ma è pronto a riabbracciare Toni: «Luca si è ritrovato e ha ripreso a fare gol, potrebbe confermarsi ancora utile alla Nazionale a cui ha dato molto».\r\n\r\nSCUDETTO\r\n«Lotteranno fino alla fine Inter, Roma e Milan, sarà avvincente. La Juve? Per me ad ora è la delusione del campionato».\r\n\r\nMARIO BALOTELLI\r\n«Dovrebbe ascoltare i compagni di squadra più esperti e che meglio conoscono l’ambiente nerazzurro».\r\n\r\nIL CASO MUTU\r\n«Mi dispiace tanto per Adrian, tifo perchè torni a giocare al più presto».\r\n\r\nIL RITORNO A PARMA\r\nLa gara di Parma? Per me tornare lì è sempre un’emozione, ci ho vissuto tre anni intensi, sono legato alla città. Che accoglienza mi aspetto? Forse mi fischieranno ma d’altronde chi fa gol è sempre temuto».\r\n\r\n(Credits: Tuttosport)

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Pubblicato da
Alberto Zamboni