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Dalla Francia: Rabiot a Torino mercoledì e la Juve non lo multerà

Secondo quanto riferisce L’Equipe, Adrien Rabiot inizierà i 14 giorni di isolamento dal 13 maggio

Secondo quanto scrive L’Equipe, il caso Rabiot si sgonfierà domani, mercoledì 13 maggio. Il centrocampista francese della Juve, infatti, si sarebbe deciso ad interrompere lo sciopero e a rientrare a Torino per iniziare i 14 giorni di isolamento che gli consentiranno di allenarsi con la squadra solo dal 27 maggio, con 9 giorni di ritardo rispetto agli altri compagni (eccetto Higuain). Insomma, oggi Rabiot raccoglierà le sue cose nella sua villa in Costa Azzurra e rientrerà nella casa che lo ospita da quando è in Italia. Inoltre, secondo i giornalisti transalpini, non ci saranno multe da parte della Juventus.

Rabiot: perché la Juve non può multarlo

Nonostante l’irritazione, infatti, il club bianconero non potrà prendere provvedimenti disciplinari nei confronti dell’ex PSG perché in questo periodo i calciatori non sono pagati, inoltre nei loro confronti c’è solo un invito ad allenarsi in maniera individuale, a casa o alla Continassa. Non essendoci ancora una data per la ripresa della Serie A, non è possibile obbligare i calciatori ad usare le strutture del club. Di sicuro, il fatto che siano rientrati tutti gli altri non depone a favore di Adrien Rabiot. Se contrattualmente non gli si può dire nulla, il centrocampista francese non ha avuto di certo un comportamento professionale.

Rapporto compromesso con l’ex PSG

Se perfino uno come Cristiano Ronaldo, che in carriera ha vinto tutto quello che c’era da vincere, è rientrato in Italia in tempo per poter riprendere gli allenamenti di squadra il 18 maggio, il comportamento di Rabiot rimane ancora più incomprensibile. Non resta che attendere domani per capire se la previsione de L’Equipe sarà confermata dai fatti. Sta di fatto che il rapporto con la Juve da questo momento in poi non sarà più lo stesso e la convivenza si interromperà con ogni probabilità al termine di questa stagione nonostante un contrattto fino al 2023.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni