“Empatia non è baci e abbracci”: Mourinho detta il mantra I “Giocatori come i figli: ai figli non fai fare tutto quello che vogliono”

José Mourinho - Foto Lapresse - Jmania.it
Josè Mourinho – Foto Lapresse – Jmania.it

Josè Mourinho spiega come tratta i giocatori che allena, per loro sono come i figli ma l’educazione non deve essere fatta solo di carezze

Josè Mourinho si è affermato come uno dei migliori allenatori della sua generazione, in grado di vincere in gran parte delle squadre in cui si è seduto in panchina. Memorabile il suo percorso alla guida dell’Inter, concluso con uno storico Triplete e la conquista di una Champions League insperata.

Un percorso europeo che è stato realizzato non solo grazie al talento della rosa che aveva a disposizione ma anche con lo spirito di sacrificio di un gruppo compatto e motivato, consapevole che era necessario soffrire per arrivare a giocarsi il trofeo.

E così la semifinale di ritorno al Camp Nou resterà agli annali come una prova di resilienza, con il Barcellona che ha schiacciato nella propria metà campo i nerazzurri, capaci di resistere agli attacchi blaugrana e a conservare il vantaggio che era maturato nel match d’andata disputato al Meazza.

Una gara simile è stata affrontata dalla Roma, di nuovo nella semifinale di ritorno, stavolta a Leverkusen contro il Bayer di Xabi Alonso che l’anno dopo avrebbe dominato la Bundesliga, chiudendola da imbattuto. Un pareggio a reti inviolate che è valso l’approdo alla finale di Europa League, poi persa ai calci di rigore, tra mille polemiche.

Cosa attende Mourinho nei prossimi mesi

Il tecnico portoghese sta per iniziare la sua seconda stagione alla guida del Fenerbache, dopo avere dato vita a un testa a testa con il Galatasaray che si è poi laureato campione di Turchia.

Mourinho ha già lanciato la rivincita ai rivali di Istanbul, con un altro campionato che si prospetta equilibrato e deciso da singoli episodi.

José Mourinho a bordo campo - Foto Lapresse - Jmania
José Mourinho a bordo campo – Foto Lapresse – Jmania.it

Mourinho e i giocatori, trattati come dei figli, l’empatia non basta per gestirli

Intervistato da Sky Sports, Mourinho ha parlato del metodo che adotta all’interno dello spogliatoio: ““Con i miei figli ho più empatia che con i miei giocatori, eppure, pur volendo loro bene, non faccio fare loro quello che vogliono“.

Una similitudine che calza a pennello: “Empatia non è baci e abbracci, ma anche guardarsi negli occhi: non criticherò mai un mio giocatore se non gioca bene, ma lo farò se non gioca per la squadra. L’essenza del mio lavoro è la squadra“.