ELIA, altro che profeta: l’anno è giusto, lo scudetto c’è: ma c’è pure Conte, e questo è bastato per lui

La società lo aveva voluto fortemente, ma con Conte non è mai scattato il feeling. Il tecnico leccese lo ha bocciato senza appello.
Sarebbe interessante essere in questo momento nella testa di Antonio Conte, e capire quali pensieri lo attraversano a circa una settimana da quando è iniziato ufficialmente il ritiro del Napoli.
Di sicuro, il tecnico leccese può dirsi soddisfatto del comportamento della società, che sembra aver compreso gli errori fatti nella scorsa stagione e che avevano portato Conte ad un passo dall’addio.
Come aveva anche dichiarato pubblicamente qualche settimane fa, nel corso di un’intervista rilasciata a Federico Buffa per Sky, Conte non aveva per nulla gradito quanto fatto dal Napoli sul mercato. L’allenatore italiano aveva infatti spiegato di essere rimasto deluso già prima dell’inizio della stagione a causa del fatto che calciatori come Lukaku e McTominay, che sarebbero poi diventati fondamentali per lo scudetto, erano arrivati gli ultimi giorni di mercato, quando il campionato era già iniziato.
A Gennaio c’era stato poi il caso di Kvaratskhelia, con il club partenopeo che aveva scelto di venderlo al Psg per 75 milioni di euro, senza però sostituirlo in modo adeguato e questa per Conte era stata la classica goccia che fa traboccare il vaso.
La scelta di Conte di restare a Napoli
De Laurentiis è stato però bravo ad ammettere i suoi errori, convincendo così il tecnico, nei colloqui avuti post scudetto a restare.
D’altronde, è chiaro che il Napoli ha in questo momento la possibilità di aprire un ciclo vincente e Conte sia il comandante migliore possibile per questa impresa che a molti ricorda quella della sua prima Juventus. Anche in quel caso infatti, l’allenatore italiano vinse il titolo al primo anno con una squadra che di certo non era attrezzata per farlo ma che si sarebbe poi rinforzata in modo importante dopo aver appuntato il tricolore al petto.

Bocciato senza appello da Conte quando allenava alla Juventus
Anche in quell’occasione il mercato non lo aveva certo aiutato, soprattutto sul fronte offensivo. Quell’anno infatti arrivò Eljero Elia, fortemente voluto dalla società in quanto sembrava un esterno perfetto per il gioco di Conte.
E invece il tecnico lo bocciò quasi subito, concedendogli soltanto nove presenza in stagione e mettendolo fuori dal progetto l’annata successiva.