Infortuni Juventus

Dybala salta anche Verona e Spezia: il parere dell’esperto

La Juventus lavora per riavere a disposizione il numero 10 con la Lazio il 6 marzo o col Porto tre giorni dopo

Paulo Dybala salterà anche i due prossimi impegni ufficiali della Juventus: la trasferta di sabato con l’Hellas Verona al Bentegodi e il successivo match infrasettimanale allo Stadium con lo Spezia. Lo staff medico bianconero e quello atletico stanno lavorando per averlo abile e arruolabile tra il match contro la Lazio in programma a Torino il 6 marzo o quello successivo contro il Porto il 9. Fermo dal 9 gennaio, sono già due volte che l’argentino arriva vicino al rientro, ma dopo gli allenamenti individuali arriva il lavoro di gruppo ed è lì che si ripresenta il dolore.

Infortunio Dybala: il parere del prof Tencone

Tuttosport ha intervistato oggi il dottor Fabrizio Tencone, ex medico della Juventus e attualmente direttore di Isokinetic Torino, che ha fatto il punto sull’infortunio occorso a Dybala. “Ci sono tre gradi di lesioni – argomenta – Nel terzo grado c’è una rottura completa del legamento, nel secondo una rottura parziale, nel primo una rottura minima. Dunque nel caso di Paulo Dybala l’infortunio è di gravità limitata. Peraltro l’aspetto fortunato è dovuto al fatto che il legamento collaterale mediale guarisce, al contrario di altri legamenti del ginocchio (ad esempio il crociato). Ma proprio perché il legamento guarisce, formando una piccola cicatrice, continua a far male per molto tempo: continua cioè a dare delle fitte, o piccole fitte. Questo aspetto peraltro spesso spaventa l’atleta, che teme di non essere a posto. Invece è proprio la rigidità da guarigione a dare la sensazione che il legamento “tiri”. Soprattutto in una tipologia di gioco come quella di Dybala – aggiunge – che è fatta di torsioni, di cambi di direzione, di tanto lavoro calciando a giro, di piatto. Si tratta di movimenti che sollecitano molto il collaterale mediale”.

Un calvario di stagione

In questi giorni si è letto di tutto, tra chi sostiene che ci sia di mezzo il rinnovo e chi invece sostiene che i medici della Juventus abbiano sbagliato tutto. “Bisogna ovviamente assicurarsi che la riparazione sia avvenuta, con le risonanze. Ma in generale – continua il dottor Tencone – tendenzialmente, queste fitte sono fastidiose ma non pericolose. Possono riproporsi anche a distanza di 3-4 mesi dall’infortunio, magari dopo un contrasto o uno specifico movimento, ma non sono motivo di allarme”. Insomma, la stagione della Joya rischia di essere un calvario?

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Pubblicato da
Alberto Zamboni